Italia-Nigeria, opportunità nei settori non-oil

di claudia

Le opportunità di investimento in Nigeria non riguardano soltanto il mercato, in forte espansione, dell’oil&gas ma anche altri settori merceologici che aspirano sempre più, oggi, a diventare “eccellenze dell’export”. Lo ha detto al Business Forum Italia-Nigeria, in corso ieri alla sede di Confindustria e organizzato da Assafrica in collaborazione con l’ambasciata nigeriana a Roma e in partnership con Andersen, Aliyu Abubakar, direttore generale del ministero dell’Industria, del Commercio e degli investimenti della Nigeria, intervenuto per l’occasione.

“La Nigeria è la porta per gli investimenti in Africa occidentale” ha detto Abubakar, sottolineando non solo la posizione geografica favorevole del Paese africano, ma anche il suo peso all’interno della zona della Comunità degli Stati dell’Africa occidentale (Ecowas): “Sono 300 milioni i consumatori nell’area Ecowas, il 60% sono cittadini nigeriani”, ha ricordato Abubakar, ribadendo anche la giovane età dei lavoratori nigeriani.

“Telecomunicazioni, IT, beni di consumo, cibo, manifattura, ospitality, entertainment, automobile, costruzioni e housing” sono i settori non-petroliferi sui quali la Nigeria sta cercando di diversificare la propria economia, ancora molto legata all’oil&gas. In particolare, Abubakar ha specificato che ci sono opportunità di investimento e di business nell’ambito dei “processi per produrre il cibo e dello zucchero”, sul quale il governo nigeriano ha di recente studiato e varato una nuova policy, ma anche “nella produzione tessile, della pelle” e, più a livello industriale, “nelle raffinerie dell’olio di palma”.

La Nigeria vanta 84 milioni di acri di terra arabile e oggi il settore agricolo rappresenta una fetta importante del Prodotto interno lordo nigeriano: con 279 milioni di metri cubi di acqua (la Nigeria ha 3 degli 8 principali fiumi africani) il settore agricolo del Paese si sviluppa al 50% nel mercato della frutta, al 30% in quello dei tuberi e per il 20% in quello dei grani. Secondo Abubakar “cassava, cacao, olio di palma, sorgo, sesamo, burro di karité, zenzero, noccioline, gomma arabica” sono i principali prodotti agricoli ad uso interno. Il mercato nigeriano consuma ogni anno 5 milioni di tonnellate di riso, 2,1 milioni delle quali vengono importate, e ha l’obiettivo di arrivare a produrre 1,5 milioni di tonnellate di cacao.

Altri settori non petroliferi di riferimento sono quello minerario, con importanti giacimenti di ferro e acciaio in fase di sviluppo, di alluminio e tantalio.

Dal punto di vista energetico, oggi la Nigeria ha una capacità installata di 8.425 MW e l’obiettivo di aumentarla a 40.000MW entro il 2023, obiettivo molto lontano da raggiungere e per il quale il governo nigeriano ha chiesto l’equivalente di 100 milioni di dollari di investimenti privati nel settore energetico.

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