Il Togo è il Paese con maggiori leggi a favore delle donne, pari all’Italia

di claudia
digitale economia

di Céline Camoin

Il Togo si distingue in Africa per il sistema giuridico più favorevole alle donne, secondo l’ultimo rapporto della Banca Mondiale “Women, Business and the Law 2024”. Con un punteggio di 97,5 sull’indice Wbl 1.0, il Togo è addirittura davanti a Paesi occidentali come il Regno Unito e l’Australia, ed equivale all’Italia. La performance è frutto del risultato delle riforme intraprese dal 2022 in settori quali la paternità, il matrimonio, l’imprenditorialità e l’accesso ai beni, riferisce Togo First.

“Il Togo si distingue tra le economie dell’Africa sub-sahariana adottando leggi che conferiscono alle donne circa il 77% dei diritti a disposizione degli uomini, più di qualsiasi altro paese del continente”, afferma la Banca Mondiale nel documento, pubblicato il 4 marzo, che studia ogni anno le leggi che incidono sulle opportunità economiche delle donne in 190 economie di tutto il mondo, valutando le interazioni delle donne con la legge.

Il Togo è superato solo da Paesi come Belgio, Canada, Danimarca, Francia, Germania, Irlanda, Islanda, Lettonia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna e Svezia. Il paese ottiene lo stesso punteggio di altre nazioni come Estonia, Finlandia, Italia e Nuova Zelanda.

Le performance più basse su questo indicatore in Africa vanno alla Mauritania, alla Somalia, allo Swaziland e al Sudan.

Dal 2022, diversi paesi africani come Guinea Equatoriale, Lesotho, Uganda e Ruanda, Sierra Leone, Togo, hanno attuato riforme in materia di paternità, matrimonio, imprenditorialità e accesso ai beni. Il Togo è tra quelli che hanno introdotto riforme che espandono il congedo di maternità e paternità o vietano il licenziamento di una donna incinta sul posto di lavoro.

Tuttavia, a livello africano e globale, persistono sfide tra il quadro giuridico e la reale applicazione. “Finora, il Togo ha istituito solo il 27% dei sistemi necessari per la piena attuazione. Questo tasso è nella media per le economie dell’Africa sub-sahariana”, affermano gli esperti della Banca Mondiale.

Nel complesso, il divario di genere nel mondo del lavoro è “molto più ampio di quanto si pensasse in precedenza” se si considerano le differenze giuridiche legate alla violenza e alla cura dei bambini. Inoltre “nessun Paese garantisce pari opportunità alle donne, nemmeno le economie più ricche”.

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