Guinea Bissau: un voto “libero, trasparente e pacifico”

di claudia
guinea bissau

Il voto in Guinea Bissau di domenica è stato “libero, trasparente e pacifico”, non sono stati segnalati incidenti di rilievo ma la parità di genere tra i candidati e i futuri eletti resta una sfida importante per la politica di Bissau. È quanto emerge dalle prime relazioni degli osservatori internazionali che hanno seguito, domenica, il voto elettorale in Guinea Bissau.

La Comunità degli stati dell’Africa occidentale (Ecowas), ha fornito più di 700.000 dollari per aiutare il Paese ad organizzare le elezioni e inviato una delegazione di osservatori guidata da Jorge Carlos Fonseca. In un comunicato stampa diffuso ieri, Ecowas ha esortato tutti gli attori del processo elettorale alla massima trasparenza e a rispettare le norme e le tempistiche per la pubblicazione dei risultati e, in caso di contenzioso, a ricorrere esclusivamente a mezzi legali.

Come evidenziano diversi osservatori citati da Rfi, nonostante il 52% dei votanti fosse donna la rappresentanza femminile nelle liste dei candidati era molto lontana da questa percentuale: “La mia missione formula alcune raccomandazioni, come adottare una legge sulla parità più ambiziosa, sia adottando liste zebrate, sia con quelle delle quote bloccate” ha detto a Rfi Joaquim Chissano, capo della missione dell’Unione Africana.

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