Ghana, primo beneficiario dei vaccini Covax

di Enrico Casale

L’unico modo per uscire dalla crisi del Covid-19 è garantire che le vaccinazioni siano disponibili per tutti. Ad affermarlo Anne-Claire Dufay, rappresentante del Fondo internazionale di emergenza per l’infanzia delle Nazioni Unite in Ghana. Per la funzionaria questa è un’occasione importante. «Le spedizioni rappresentano anche l’inizio di quella che dovrebbe essere la più grande operazione di approvvigionamento e fornitura di vaccini nella storia», ha spiegato in una dichiarazione alla stampa.

Alla fine della scorsa settimana Covax ha spedito il primo lotto di dosi in Africa. E proprio il Ghana è stato il primo Paese al mondo a ricevere il vaccino finanziato dalle Nazioni Unite. Si tratta di 600 mila dosi spedite dal produttore di AstraZeneca. La consegna è giunta pochi giorni dopo la promessa del presidente americano Joe Biden di quattro miliardi di dollari al patto multilaterale per i Paesi a basso reddito. Covax è uno dei tre pilastri del programma lanciato lo scorso aprile dall’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), la Commissione europea e la Francia. Una collaborazione globale per accelerare lo sviluppo e la produzione di vaccini contro il virus destinati ai Paesi più poveri del mondo.

Il Ghana conta 31 milioni di abitanti e finora, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità ha registrato più di 82.000 casi e quasi 600 decessi. La situazione sta peggiorando, e sta diventando preoccupante come nel resto del continente. Anche qui sono state imposte rigide misure sanitarie per contenere la pandemia.

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