Etiopia: Worede, il genetista che ha fatto la storia

di claudia

La rivista scientifica Nature ha reso omaggio a Melaku Worede, genetista etiope vegetale morto il 31 luglio all’età di 87 anni. Worede, ricorda Nature, è stato pioniere della conservazione delle sementi, per la resilienza alle carestie e migliorare il sostentamento degli agricoltori. Dal 1979 al 1993, ha diretto una delle banche genetiche più importanti del mondo, il Centro per le risorse genetiche vegetali di Addis Abeba (ora Istituto etiope per la biodiversità), periodo durante il quale ha sviluppato le pratiche di conservazione da lui definite “conservazione attraverso l’uso”, che sono ora applicate in tutto il mondo.

Melaku ha creato legami tra agricoltori, vivai e laboratori per conservare le varietà autoctone di cereali e altre colture: l’orzo, il sorgo, le lenticchie, il caffè e il teff, i cui semi vengono macinati per produrre l’injera, la piadina tradizionale etiope che funge anche da posata durante i pasti. Grazie al suo lavoro le pratiche e le conoscenze tradizionali degli agricoltori sono divenuti parte integrante dello sviluppo agricolo dell’Etiopia, incoraggiando gli agricoltori a conservare i semi e a condurre prove sul campo per valutare quali colture crescessero meglio. Melaku si è battuto a livello globale per il riconoscimento del contributo degli agricoltori alla conservazione delle risorse fitogenetiche ed ha sostenuto che i diritti degli agricoltori fossero riconosciuti da organismi internazionali come l’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura delle Nazioni Unite (Fao)

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