Costa d’Avorio, preoccupa l’aumento dei prezzi

di claudia

Gli ivoriani sono preoccupati dall’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità e delle materie prime: di recente prodotti alimentari di base come l’olio da cucina, la carne, il riso, la benzina o i cubetti di condimento hanno registrato un aumento tra il 10 e il 40%, che si somma agli aumenti generali di tutti i generi di consumo cresciuti nell’anno 2021. Secondo quanto riporta Rfi, la Confederazione dei consumatori della Costa d’Avorio ha chiesto al governo di agire di fronte al deterioramento del potere d’acquisto.

“Il metodo di blocco dei prezzi ha mostrato i suoi limiti nel tempo. La legge dice che i prezzi possono essere bloccati per tre mesi”: misura rinnovabile una sola volta, ha spiegato a Rfi Jean-Philippe Koffi, presidente dell’Unione federale dei consumatori ivoriani: “Gli ultimi blocchi si sono verificati a luglio 2021. Dobbiamo andare avanti passando a una franca regolamentazione dei prezzi”.

In un recente documento, il Consiglio nazionale per la lotta contro l’alto costo della vita, un ente governativo, ha attribuito questo aumento dei prezzi alla pandemia di covid ed evocato misure inflazionistiche. L’organismo, in particolare, spiega l’aumento del prezzo dell’olio di palma trasformato con l’aumento dei prezzi a livello globale, passati dai 600 dollari per tonnellata di ottobre 2019, ai 1100 dollari per tonnellata di gennaio 2022: un aumento dell’83%. 

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