Codeway: salute, infrastrutture, energie e formazione tra temi

di Enrico Casale

Salute, infrastrutture, energia e formazione tra i temi che faranno parte del programma di Codeway Expo, fiera dedicata al ruolo delle imprese nella cooperazione internazionale che si svolgerà a Roma dal 18 al 20 maggio. “Il focus è il coinvolgimento della piccola e media impresa nella cooperazione allo sviluppo”, ha detto Wladimiro Boccali, coordinatore di Codeway, intervenendo durante la conferenza stampa di presentazione della manifestazione presso la Farnesina.

La piattaforma, che ha una programmazione triennale vuole portare sempre più imprese italiane a collaborare con la cooperazione in modo vantaggioso per tutti, ha affermato Boccali. Codeway quest’anno dovrà tenere conto di uno scenario di crisi e in rapido cambiamento. Ci sarà un focus sul conflitto e la crisi ucraina e l’evento inaugurale sarà dedicato alla carenza alimentare. Tra gli appuntamenti di attualità, anche sanità, produzione di vaccini in Africa e progetti per ospitare giovani professioni ucraini in Italia.

In generale, l’evento servirà a spingere la cooperazione italiana allo sviluppo a fare di più in un momento delicato come questo in cui la pandemia di Covid-19 si è sommata alla crisi ucraina ha detto la vice ministra degli Affari esteri e della cooperazione italiana, Marina Sereni, durante la conferenza. “I Paesi a basso reddito che hanno bisogno di aiuto non hanno bisogno solo di dono ma di progetti e imprenditorialità che creino sviluppo e buona occupazione” ha sottolineato Sereni che ha aggiunto: “L’emancipazione dei giovani e delle donne sono priorità e risorse gigantesche e non valorizzate. Con la cooperazione cerchiamo di rimuovere agli ostacoli che impediscono a queste risorse di esprimersi”.

La viceministra ha poi ricordato poi la posizione centrale dell’Africa per la cooperazione italiana. “Su venti Paesi interessati dalla cooperazione italiana undici sono in Africa” ha detto. “L’Africa è un’area di crisi ma anche di opportunità. Lì anche il settore profit può trovare terreno fertile per la propria progettualità”.

Durante Codeway l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics) presenterà presso il suo stand espositivo alcuni tra i progetti più significativi finanziati attraverso il bando rivolto alle imprese ha ricordato il direttore dell’Aics, Luca Maestripieri. Il bando profit ha permesso di co-finanziare la realizzazione di 46 iniziative di cooperazione in tre edizioni per un importo di oltre 5 milioni e mezzo.

L’Agenzia sta sperimentando anche nuovi strumenti e da circa un anno, “sta portando avanti la sperimentazione dei Cooperation Lab, tavoli di lavoro tematici multistakeholder coordinati dall’Aics che, una volta a regime, dovrebbero contribuire alla condivisione di esperienze e occasioni di confronto permanenti anche per instaurare processi di programmazione condivisa”, ha spiegato Maestripieri.

Il direttore dell’Aics ha rimarcato che l’Agenzia “lavora da tempo sul coinvolgimento delle aziende nelle sfide dello sviluppo globale”. Insieme al Club Ambrosetti, Aics ha realizzato uno studio, che sarà presentato in occasione di Coopera a giugno, sul coinvolgimento del settore privato da parte di Aics, “per poter meglio comprendere come lavorare meglio e coinvolgere le imprese in maniera più strutturata ed efficace”.

“La riforma della cooperazione con la legge 125 del 2014 ha anticipato l’Agenda 2030, stabilendo il ruolo delle imprese”, ha affermato Roberto Colaminè, vice direttore Direzione generale per la cooperazione allo svliuppo (Dgcs), sottolineando l’impegno italiano per l’integrazione tra profit e non profit nella cooperazione. “La formula fieristica è lo strumento naturale che serve a condividere i linguaggi tra i vari attori per azioni congiunte”, ha sostenuto Colaminè. Codeway è infatti un luogo per avere scambi e creare sinergie tra chi fa business e chi fa cooperazione. La fiera, oltre al programma di panel propone incontri B2B (business-to-business) e B2G (business-to-governance).

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