Centrafrica, uccisa una suora spagnola

di Enrico Casale
Suora uccisa Centrafrica

Suor Ines Nieves Sancho, 77 anni, religiosa spagnola delle Figlie di Gesù, è stata assassinata nelle prime ore della mattina del 20 maggio, nel villaggio di Nola, presso Berberati, nel Sud-ovest della Repubblica Centrafricana.

«Non ho alcuna idea. Dalle nostre parti non avvengono omicidi rituali – ha dichiarato mons. Juan José Aguirre Múñoz, vescovo di Bangassou, all’Agenzia Fides –. Io sono a mille chilometri da Nola. Ho telefonato al vescovo del luogo e alla superiora provinciale e non mi hanno detto molto di più di quanto è già stato pubblicato. Ci dicono che nelle zone della Repubblica Centrafricana al confine col Camerun vi sono camerunesi che praticano omicidi rituali per estrarre organi da usare in riti propiziatori per avere fortuna nella ricerca dei diamanti, una delle ricchezze dell’area. Qui a Bangassou questo non avviene».

Suor Ines Nieves Sancho nonostante l’età aveva continuato a prestare servizio a Nola, dove impartiva alle ragazze lezioni di cucito. E proprio in uno dei saloni dell’edificio che utilizzava per insegnare alle ragazze a cucire e a imparare un mestiere, i suoi assassini dopo averla prelevata dalla camera da letto l’hanno condotta per ucciderla.

Questa mattina, 22 maggio, papa Francesco nel corso dell’udienza generale in piazza San Pietro ha ricordato la missionaria uccisa: «Vorrei ricordare con voi oggi suor Ines, di 77 anni, educatrice delle ragazze povere da decenni, uccisa barbaramente in Centrafrica proprio nel locale dove insegnava a cucire, una donna in più che dà la vita per Gesù nel servizio dei poveri», ha sottolineato il Santo Padre.

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