Burkina Faso, scoppia la polemica su tonnellate di cereali Ecowas

di claudia
agricoltura_grano cereali

È polemica sui giornali burkinabé per il “prestito alimentare” che la Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (Ecowas) ha inviato a Ouagadougou: 6.579,5 tonnellate di cereali (mais, sorgo e grano in particolare) per un valore stimato in 2,3 miliardi di franchi (3,68 milioni di dollari circa) arrivate a destinazione venerdì scorso.

6.402 tonnellate (ovvero il 97,30% del totale) sono stoccate in Burkina Faso e 177,5 tonnellate (2,70%) proverranno invece dal Ghana. Lo stock fornirà sollievo a circa 132.000 persone, ovvero 22.000 famiglie considerate “vulnerabili”. Questi cereali sono stati “mobilitati con il sostegno finanziario dell’Unione europea” e sono stati attinti dalle scorte di riserva di Ecowas, “un meccanismo di solidarietà” ha detto Jean Claude Kassi Brou, presidente della commissione Ecowas. Secondo le parole del ministro dell’Agricoltura, delle risorse animali e della pesca del Burkina Faso Innocent Kiba, la consegna di questi aiuti segue una richiesta del capo del governo burkinabé: “Nell’aprile 2022, il capo del governo ha presentato all’Ecowas una richiesta per richiedere un prestito alimentare”. Ecowas ha accettato il prestito e coprirà il 65% del volume di cereali richiesto da Ouagadougou, 10.000 tonnellate: “Questo prestito sarà rimborsato chicco per chicco” ha detto alla stampa burkinabé Kiba in occasione della cerimonia di consegna. Si stima oggi che circa tre milioni di persone in Burkina Faso siano insicure dal punto di vista alimentare.

Una cerimonia che sta facendo molto discutere perché, scrive in un editoriale LeFaso, “molti trovano vergognoso che un paese prevalentemente agricolo si sia ancora obbligati a cercare cibo” e sono preoccupati per la gestione dei cereali, con il timore che possano esserci episodi di furto o corruzione. Inoltre lascia perplessi la natura del prestito: “Questo prestito va rimborsato, devi lavorare per onorare i tuoi impegni”, ricordando che già nel 2018 il Burkina Faso aveva già avuto accesso a un meccanismo simile, occasioni che secondo alcuni media burkinabé dovrebbero essere occasioni per Ecowas “di dare invece che prestare”. 

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