Amnesty denuncia le violenze nelle regioni anglofone del Camerun

di claudia

Gli scontri tra vari gruppi armati e le forze armate camerunesi continuano senza sosta da tre anni e i civili stanno pagando un prezzo pesante, subendo uccisioni illegali e rapimenti, oltre che la distruzione di case e villaggi. L’intervento del governo è stato limitato e la comunità internazionale non ha quasi menzionato la questione.

E’ questo il monito lanciato dall’organizzazione di difesa dei diritti umani Amnesty International che ha appena pubblicato un nuovo report che testimonia la terribile portata della distruzione causata dal conflitto nelle regioni anglofone del Camerun. La violenza tra le forze governative e i gruppi armati separatisti anglofoni divisi è scoppiata nel 2017, quando le proteste contro la discriminazione e l’emarginazione sono state represse dalle autorità. Sulla base delle testimonianze oculari e dell’analisi delle immagini satellitari, Amnesty International dimostra che decine di civili sono stati uccisi e diversi villaggi sono stati distrutti dal 2019.

“Tutte le parti in conflitto nelle regioni anglofone del Camerun stanno commettendo violazioni dei diritti umani e abusi, e la popolazione civile è intrappolata. In un caso particolarmente orribile, due donne anziane sono state uccise a colpi di pistola da separatisti armati; in un altro, membri di comitati di vigilanza Fulani hanno bruciato centinaia di case e ucciso quattro persone in un orribile attacco”, ha detto Fabien Offner, ricercatore di Amnesty International per l’Africa centrale.

Nella nota viene precisato quanto sia difficile ottenere informazioni accurate sulla crisi dei diritti umani in queste zone, che sono difficili da raggiungere su strada e non sono ben collegate dalle reti di telecomunicazione. “Ma questa non è una scusa per guardare dall’altra parte. Senza un’azione determinata delle autorità camerunesi e della comunità internazionale, i civili continueranno ad essere le prime vittime di questa crisi”, si legge nel comunicato.

Dalla nota si apprende che il distretto di Nwa, situato lungo il confine tra Camerun e Nigeria, è stato colpito duramente dalla violenza. Immagini satellitari analizzate da Amnesty International mostrano villaggi distrutti o bruciati a Nwa nel febbraio 2021. Le autorità camerunesi devono assumersi le loro responsabilità e proteggere tutta la popolazione senza discriminazione”, ha infine riferito Fabien Offner.

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