26/06/14 – Sudan – Liberata Meriam: era condannata a morte perché cristiana

di AFRICA

 

“I nostri referenti di ‘Sudan change now’ ci hanno confermato che le autorità sudanesi hanno rilasciato Meriam Yeya Ibrahim Ishag”. È quanto riferisce su Facebook la presidente dell’associazione Italians for Darfur, Antonella Napoli. Già ieri sera il dipartimento di Stato Usa, tramite la sua portavoce Marie Harf, aveva fatto sapere del rilascio, spiegando che Meriam e il marito erano stati “trattenuti per diverse ore per questioni legate ai loro documenti”.

Secondo quanto riporta Italians for Darfur, Meriam “è stata trasferita in un luogo sicuro dagli stessi Servizi segreti che l’avevano bloccata e sottoposta a un lungo interrogatorio”. L’associazione sottolinea inoltre che “anche il dipartimento di Stato Usa ha assicurato che le autorità dopo aver sentito Meriam per diverse ore per questioni legate ai loro documenti l’hanno lasciata andare perchè non era formalmente in arresto”, aggiungendo che “sulla vicenda sono intervenute anche altre rappresentanze diplomatiche, tra cui quella italiana che è intervenuta subito dopo il fermo per accertare cosa fosse avvenuto e per velocizzare il suo rilascio”.

Meriam Ibrahim, 27enne sudanese di religione cristiana, era stata condannata a morte per apostasia ma lunedì era stata scarcerata dopo che la Corte di cassazione aveva cancellato la sentenza a suo carico. Martedì però, cioè un giorno dopo la scarcerazione, la donna era stata fermata nuovamente all’aeroporto di Kartoum insieme al marito e ai due figli mentre provava a lasciare il Paese.

Anche l’avvocato di Meriam, Eman Abdul-Rahman, ha confermato ad Associated Press la notizia del rilascio, spiegando che la donna era stata fermata con l’accusa di avere falsificato documenti di viaggio e che la liberazione è avvenuta a seguito delle pressioni da parte di diplomatici stranieri.  – LaPresse/AP

 

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