14/10/13 – Africa – Unione Africana contro Corte penale internazionale

di AFRICA

 

Un rinvio del processo a carico del presidente keniano Uhuru Kenyatta e di quello sudanese Omar Hassan el Bashir è stato chiesto in una risoluzione approvata da capi di Stato e di governo africani riuniti ad Addis Abeba in occasione di un vertice dell’Unione Africana.

Nella risoluzione i leader africani chiedono che nessun capo di Stato africano possa apparire di fronte a una corte internazionale quando è ancora in carica. Il riferimento è ai presidenti sudanese e keniano, ma anche alla tesi da tempo sostenuta che la Corte penale internazionale (Cpi) tratti in maniera diversa i leader africani dai leader di altri continenti.

Nel corso del vertice si è discussa l’eventualità di lasciare in blocco la Cpi, ma in questo caso non è stato raggiunto un accordo unanime. Un’eventualità su cui si era accesa una sorta di campagna mediatica portata avanti da alcune note personalità africane, come Kofi Annan e Desmond Tutu, favorevoli a restare dentro la Cpi.

A farsi carico delle richieste venute dal vertice sarà il Kenya che chiederà al Consiglio di sicurezza dell’Onu di intervenire per garantire l’immunità di Kenyatta e di altri capi di Stato africani nell’ambito di inchieste e processi condotti dalla Cpi.

Rivolgendosi ai partecipanti, Kenyatta ha accusato la Cpi di razzismo definendola “giocattolo nelle mani di potenze imperialiste”. Il presidente dell’Unione Africana e primo ministro etiopico Hailemariam Desalegn, ha detto che i procedimenti in corso contro i presidenti sudanese e keniano possono minacciare processi di pace e riconciliazione in corso. * Maria Scaffidi – Atlasweb

 

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