Zimbabwe, le donne cercano lavoro in cantiere

di claudia
donne cantiere

Il lavoro in Zimbabwe sfida le convenzioni di genere. Per andare oltre il classico (e stereotipico) “lavoro da maschi e lavoro da femmine” bisogna provarci ed essere d’esempio. Lo sa bene Charity Nyoni, una madre single che vive e, fino a poco tempo fa, lavorava come cameriera nella turistica Victoria Falls. Oggi si fa strada in cantiere e spera di aprire presto una sua azienda di pittura edile. Come lei tante donne nell’ultimo anno hanno intrapreso questa strada.

Allo scoppiare dell’emergenza covid Charity Nyoni, giovane cameriera dello Zimbabwe si è trovata, come mezzo milione di cittadini nel Paese, con un membro della sua famiglia che ha perso il lavoro a causa della pandemia. Ad essere più colpiti sono stati proprio il settore dei viaggi e dell’ospitalità, del quale vivono migliaia di cittadini di Victoria Falls, dove la donna vive.

In questo contesto, le donne hanno saputo rimboccarsi le maniche e giocare un ruolo fondamentale nella battaglia per la parità di genere. Nyoni è stata una delle donne che ha deciso di cercare lavoro nel settore edile delle costruzioni e ci è riuscita, nonostante i primi momenti di difficoltà. “Quando sono arrivata in cantiere per la prima volta, gli uomini sono rimasti scioccati”, racconta Nyoni al Global Press Journal. “Ho tenuto in mano un pennello per la prima volta nella mia vita, mi sono divertita e non mi sono mai guardata indietro”, aggiunge. Ad oggi la maggior parte degli uomini, racconta Nyoni, dice ancora alle donne che dovrebbero occuparsi di altro. Ma lei non ci sta e attraverso lo studio e la preparazione sta costruendo la sua strada in questo ambito. Come lei, altre donne hanno seguito il suo esempio. Kuda Hove, una madre single, ha cominciato con corsi di costruzione online e nel gennaio 2021 ha avviato la sua impresa edile, Lewa and Company, che impiega 17 uomini e tre donne.

Secondo l’Organizzazione internazionale del lavoro, nel 2019, la percentuale di donne che lavorano nelle costruzioni era del 2,7% in Ghana, del 4% in Tanzania e del 4,5% in Uganda. Nel frattempo, la cifra dello Zimbabwe aveva già raggiunto il 9%, secondo l’Agenzia nazionale di statistica dello Zimbabwe.

Crispen Tsavarai, CEO della Zimbabwe Building Contractors Association, afferma che il gruppo ha osservato un aumento significativo delle donne che entrano nel settore delle costruzioni. Su cinquecento membri attivi, trentotto sono donne, tutte impiegate solo nel corso dell’ultimo anno.

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