Unhcr | Un emoji per la Giornata del Rifugiato

di Stefania Ragusa

Il nome completo è O’Plérou Luc Denis Grebet, ma nel mondo degli artisti grafici è conosciuto come O’Plérou. Questo ventiduenne ivoriano, indicato da Forbes Africa tra i 30 under 30 più influenti e innovativi del continente, è l’inventore degli Zouzoukwa (parola che in lingua Bété vuol dire immagine) ossia una serie di emojis scaricabili gratuitamente e di inspirazione afro. E l’Unhcr, l’agenzia Onu per i rifugiati, lo ha scelto per realizzarne uno nuovo e speciale in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, che ricorre il 20 giugno. L’emoji, raffigurante due mani unite a forma di cuore, simboleggia la solidarietà e la diversità. Secondo quanto riferito in una nota, Twitter attiverà l’emoji della Giornata Mondiale del Rifugiato 2020 con gli hashtag #WorldRefugeeDay, #RefugeeDay and #WithRefugees in 12 lingue. L’emoji sarà online fino al 23 giugno.
O’Plérou ha spiegato che creando questo nuovo emoji il suo desiderio è portare l’attenzione sulla causa dei rifugiati di tutto il mondo. Amici della sua famiglia erano dovuti fuggire dalla Costa d’Avorio durante la crisi politica del 2010. «I rifugiati sono persone come noi. Tramite il mio lavoro, cerco di mostrare la diversità affinché ognuno di noi possa comprendere meglio l’altro e mostrare maggiore solidarietà».
«Questo emoji rappresenta un’espressione visiva della diversità, dell’inclusione, della solidarietà e del potere della speranza sulla paura», ha dichiarato Gisella Lomax, responsabile social media dell’Unhcr. «Condividerla in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, e in seguito, è solo uno dei modi per mostrare supporto nei confronti di tutte le persone in fuga».

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