Somalia, il presidente ribadisce il no a indipendenza del Somaliland

di claudia
Somaliland 1

La Somalia non accetterà richieste di secessione da parte della regione separatista del Somaliland. Lo ha dichiarato, secondo quanto riporta il sito Garowe online, il presidente Hassan Sheikh Mohamud, aggiungendo che proteggerà la sovranità del Paese come previsto dalla Costituzione somala.

Mentre si rivolgeva a centinaia di somali che vivono negli Stati Uniti, Hassan Sheikh ha affermato che il suo governo non farà pressioni diplomatiche sul Somaliland affinché abbandoni le rivendicazioni per l’autodeterminazione, ma ha insistito sul fatto che Mogadiscio non accetterà una qualsivoglia dichiarazione di indipendenza da parte di Hargeisha. Secondo il capo di stato somalo, l’idea della secessione “nuoce all’unità del Paese”, osservando che la sua amministrazione non la può accettare anche perché essa porta divisione tra i somali. “Ci siamo impegnati a non usare la forza diplomatica del governo per fare pressione sul Somaliland, ma ci sono limiti. Non accetteremo tutto ciò che promuove la secessione e danneggia l’unità della Somalia”, ha detto nel suo discorso a Washington Dc.

È probabile che i suoi commenti susciteranno le proteste dei politici del Somaliland che, da anni, stanno spingendo per il riconoscimento internazionale dell’indipendenza della loro regione. Una mossa che ha incontrato sempre la resistenza di Mogadiscio, che sostiene che Hargeisha fa parte del Paese e, soprattutto, che il Somaliland è uno Stato federato alla Somalia.

Il Somaliland, ex Somalia britannica, si è di fatto staccato dalla Somalia nel 1991. Da allora si comporta come se fosse una nazione autonoma: ha un proprio governo, una magistratura, un parlamento e una Banca centrale insieme a un esercito molto preparato. Nessun Paese però ha ufficialmente riconosciuto la sua indipendenza. Gli unici rapporti ufficiali sono quelli intessuti con Taiwan, altra nazione dallo status discusso a livello internazionale. Il presidente del Somaliland, Muse Bihi Abdi, ha attivato la sua diplomazia per cercare un riconoscimento. Recentemente ha anche visitato gli Stati Uniti per discutere il caso del Somaliland.

L’anno scorso, il primo ministro etiope, Abiy Ahmed, e il presidente di Gibuti, Omar Guelleh, hanno mediato colloqui tra Hargeisa e Mogadiscio. Il tentativo è però abortito dopo che entrambe le parti non sono riuscite a concordare i temi da affrontare. Il Somaliland ha affermato di non avere nulla a che fare con la Somalia.

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