Nigeria – Stop alle mutilazioni genitali femminili

di Enrico Casale
Mutilazioni Genitali Femminili-

“Certo le cose non cambieranno in una notte e la strada da fare è ancora lunga, ma si tratta di una vittoria importante per le donne”: così Caterina Dolci, missionaria in Nigeria per circa 30 anni, commenta alla MISNA l’approvazione nel paese africano di una legge che mette al bando le mutilazioni genitali femminili (Fgm).
“Quella dell’infibulazione e delle mutilazioni in generale è una pratica molto diffusa nelle zone rurali, più tradizionali e dove i cambiamenti sono più lenti ad arrivare – osserva la religiosa delle Suore del Bambin Gesù – ma l’educazione e un sistema di controlli efficace possono fare molto”.
In base alla nuova normativa, ratificata la settimana scorsa dal presidente Goodluck Jonathan poco prima di rimettere il mandato al successore Muhammadou Buhari, chi pratica o favorisce le mutilazioni rischia fino a 4 anni di carcere e una multa di mille dollari.
La Nigeria è il 23esimo paese africano ad abolire, per legge, una pratica che affonda le radici nella cultura tradizionale africana. Secondo stime dell’Unicef, nel continente sono 29 i paesi in cui le Fgm sono tutt’ora – perlopiù illegalmente – praticate.
“Far passare l’idea che qualcosa che si è sempre fatta non sia giusta e vada cambiata non è facile né immediato – sottolinea la religiosa – ma le donne africane non potranno raggiungere il loro potenziale fino a quando i loro diritti di base alla sicurezza e all’integrità fisica non saranno garantiti”.
Le mutilazioni genitali femminili sono spesso condotte su ragazze giovani condannandole a gravi complicazioni di salute immediati e a lungo termine, e talvolta alla alla morte. In alcune parti dell’Africa dove gli standard sanitari non solo elevati, come ad esempio in alcune zone del Sudan dove gli antibiotici non sono reperibili, si stima che un terzo delle ragazze che subiscono mutilazioni genitali femminili muoia in seguito alle complicanze.
Coloro che sopravvivono devono affrontare problematiche diverse per tutta la vita, tra cui un aumento del rischio di infezioni, cisti, complicazioni durante il parto, e morti neonatali. In Nigeria fino ad oggi erano sottoposte a Fgm il 25% delle ragazze e delle donne di età compresa tra 15 e 49 anni.
La pratica è più diffusa in Africa e nel Medio Oriente, ma è presente in tutto il mondo dove si stima che siano 125 i milioni di ragazze e donne vittime di Fgm.
(05/06/2015 Fonte: Misna)

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1 commento

Anonimo 29 Luglio 2019 - 00:03

Ho appena visto il film Fiore nel deserto…
Non smetto di piangere
Come si può vivere in questo mondo ?
Se c’è un Dio come può da lassù a non fulminarle queste streghe vecchie viscide schifose che mutilano le bimbe in quel mondo tante di loro perdendo la vita ….???!!!
Mamma di una bimba sono e questa cosa mi ha toccata profondo
Come fai tu mamma ad accompagnare tua figlia da queste streghe,con che crudelta …???!!!
Mondooooooo lottate per ‘sta crudeltà!!!!!

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