Le donne algerine nelle proteste contro Bouteflika

di AFRICA

Sono migliaia le donne algerine che hanno partecipato in prima linea alle massicce proteste che si sono svolte venerdì in tutto il Paese nordafricano contro la candidatura a un quinto mandato del presidente Abdelaziz Bouteflika nelle prossime elezioni previste per il 18 aprile.

«Protesto per il mio Paese, per mio marito che si è sacrificato per esso e per i miei nonni che hanno lavorato duramente e sono morti nell’anonimato», afferma una donna quasi commossa. «Protesto oggi per il mio futuro figlio, per quello dell’Algeria, per una migliore Algeria», afferma un’altra delle tante manifestanti filmate durante le manifestazioni pacifiche di venerdì in occasione della Giornata internazionale per i diritti delle donne. La giornata è stata anche contraddistinta dalla foto di una giovane ragazza di 17 anni immortalata mentre danza nel mezzo delle manifestazioni come segno di libertà. La foto è divenuta immediatamente virale.

Le manifestazioni della popolazione algerina contro Bouteflika e il gruppo di potere che governa il Paese dall’indipendenza vanno avanti ormai da tre settimane in maniera piuttosto pacifica. Tuttavia, stando alle ultime informazioni rese note ieri dalle autorità, almeno 195 persone sarebbero state arrestate venerdì. Secondo quanto comunicato, 112 agenti sono rimasti feriti in scontri con i manifestanti. Le autorità locali hanno spiegato che tra i manifestanti si sono inseriti degli «infiltrati» che avevano l’obiettivo di compiere «atti sovversivi».

Intanto ieri pomeriggio il ministero dell’Istruzione superiore e della ricerca scientifica algerino ha annunciato in un comunicato stampa di aver deciso di anticipare le vacanze delle università, nel tentativo di contrastare le manifestazioni studentesche di protesta. Insegnanti e studenti sono in sciopero da giorni in vari atenei, mentre altri avrebbero dovuto unirsi alla loro protesta da domenica. Ma il ministero è intervenuto stabilendo che le vacanze di primavera cominceranno domenica 10 marzo, anziché il 21 marzo come previsto, e si concluderanno il 4 aprile, 10 giorni in più del previsto.

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