Viaggiamo in Senegal.
Impariamo, divertiamoci e abbattiamo gli stereotipi sullāAfrica.
INTRODUZIONE
Negli ultimi tempi, sono in molti a pensare che lāavvenire si giocherĆ in Africa: il continente, infatti, possiede la maggior parte di terra ancora disponibile, può vantare economie in crescita e un boom demografico da capogiro, soprattutto se confrontato allāinvecchiamento della popolazione europea (nel 2100, un giovane su tre sarĆ africano). A essere, tuttavia, sicuramente vero ĆØ che lāipotetico isolamento e la lontananza del continente africano e di chi lo abita, che hanno da sempre caratterizzato lāimmaginario comune occidentale e in particolare italiano, si stanno progressivamente riducendo.
LāAfrica ĆØ sempre più vicina, e riguarderĆ sempre di più noi e soprattutto la generazione dei nostri figli: le dinamiche mondiali della globalizzazione, i flussi migratori, gli interessi crescenti legati alla sicurezza (terrorismo) e di tipo economico del nostro governo e della nostra diplomazia nei confronti degli Stati del Sahel vanno in questa direzione. In tale contesto, le classi delle nostre scuole si configurano ormai laboratori reali di multiculturalitĆ ed emblemi della nostra societĆ , sempre più pluralista.
La nostra scommessa, come pure lāobiettivo di questo progetto, ĆØ che le nuove generazioni crescano più informate, consapevoli e libere da limitanti luoghi comuni, che tendono a ingabbiare ancora determinati popoli, culture o regioni della Terra: tra queste, soprattutto lāAfrica ĆØ vittima di unāinformazione provinciale e stereotipata, imbrigliata nellāimmaginario collettivo a clichĆ©, legati allāambito dellāesotico, del primitivismo, delle tragedie umane e ambientali. In unāepoca dedita al multimediale come la nostra, inoltre, in cui siamo tutti bombardati quotidianamente da una notevole quantitĆ di input, dati e soprattutto immagini, ĆØ spesso difficile districarsi tra informazioni vere, false e distorte: talvolta, bambini anche piccoli si rivelano imbevuti di idee preconcette errate, veicolate dai media o da propaganda.
Il Senegal, terra di origine della maggior parte dei cittadini provenienti dallāAfrica subsahariana presenti in Italia, può considerarsi un Paese emblematico del continente africano sotto vari punti di vista. Il cosiddetto āpays de la terangaā (āPaese dellāospitalitĆ ā) ā come amano definirlo i suoi abitanti ā rappresenta unāAfrica politicamente stabile e professante un āislam di paceā (lāislam autentico), aperta al sincretismo con la cultura occidentale senza negare le proprie tradizioni. Il Senegal, inoltre, ĆØ il simbolo di quella parte di continente tuttāaltro che immutabile, e che, al contrario, ĆØ brulicante di vita, rimane al passo con i tempi a ritmi vortiginosi.
SCUOLE SECONDARIE >>>
OBIETTIVI
- Contribuire alla conoscenza del continente africano, in particolare del Senegal
- Riflettere sul concetto di stereotipo e decostruire i luoghi comuni attribuiti allāAfrica
- Introdurre il concetto di āculturaā e sperimentare in modo interattivo e diretto elementi di unāaltra cultura
- Educare alla lettura e interpretazione dellāimmagine
- Contribuire a ridurre lāeventuale distanza tra sĆ© e lāāaltroā, lo āstranieroā
- sviluppare lāespressione artistica, creativa e ritmica
- valorizzare e sperimentare il riciclo
- sperimentare azioni ludiche e ricreative
- sviluppare capacitĆ sensoriali e sensazioni tattili, olfattive, uditive e visive
- sviluppare capacitĆ di intuito e immaginazione
MODALITĆ E STRUTTURA DEL LABORATORIO
Pronti al conto alla rovescia? Benn, Ʊaar, Ʊett⦠via! Parte il viaggio che condurremo tutti insieme a bordo della āNostra pirogaā ā questo ĆØ il significato, in lingua wolof, di Sunu Gaal, nome del Paese verso cui ci dirigeremo…
Laboratorio interattivo (metodologia hands-on) e attivitĆ pratico-creativa e ricreativa.
In modo anche divertente, verranno fornite agli alunni informazioni sul continente africano in generale e sul Senegal nello specifico, con unāattenzione particolare a far emergere eventuali stereotipi e luoghi comuni attribuiti a tale parte del mondo, e contribuire, nel caso, alla loro decostruzione. Gli alunni visioneranno mappe, fotografie e video realizzati in Senegal dalla sottoscritta, inerenti scene della vita quotidiana, sociale, culturale e artistica del Paese: il gioco dei bambini africani, le danze, gli strumenti musicali, i mezzi di trasporto, gli alberi e i frutti. Allo stesso tempo, gli alunni avranno lāoccasione di ascoltare e articolare parole o brevi frasi in una lingua di cui sicuramente ignoravano lāesistenza, ascoltare suoni della quotidianitĆ senegalese in parte a loro inediti, sperimentare, toccare, odorare direttamente alcuni elementi della cultura autoctona: oggetti, accessori, semi, frutti, tessuti, abiti.
Lāultima parte del laboratorio prevede sempre unāattivitĆ più artistica, ludica e creativa, connessa a uno dei temi affrontati. Il percorso sarĆ inoltre arricchito da aneddoti e racconti tratti dallāesperienza personale della sottoscritta o dellāeventuale animatore africano (opzionale).
DURATA E NUMERO PARTECIPANTI
Il laboratorio, rivolto a un singolo gruppo o classe, ha una durata di tre ore.
SPAZI E MATERIALI
Il laboratorio si può tenere in qualsiasi aula purché fornita di videoproiettore e parete per la proiezione, di tavoli e sedie su cui gli alunni possano lavorare, ma anche di spazio libero.
Materiali richiesti: videoproiettore e casse audio. Il materiale di cartoleria e di recupero per lāattivitĆ pratica verrĆ comunicato al momento dellāadesione al laboratorio.
INFO E CONTATTI
Per richiedere informazioni sui costi, chiarire i dubbi e prenotare un intervento, scrivere a info@africarivista.it
INTERVENTI A CURA DI
Luciana De Michele
Collaboratrice e curatrice della rubrica āSapori dāAfricaā della rivistaĀ Africa. Dopo essersi laureata in Sociologia e in Scienze antropologiche ed etnologiche allāUniversitĆ Bicocca di Milano e aver compiuto alcuni viaggi nel continente africano, decide di seguire la propria passione e trasferirsi stabilmente in Senegal. Dal 2011 al 2017 vive alla periferia di Dakar, da dove collabora come reporter perĀ AfricaĀ e per altre testate, lavora in alcuni progetti di sviluppo, di turismo integrato e di ricerca con alcune Ong e con lāUniversitĆ Bicocca, crea e anima il suo blogĀ Africalive. Dal suo ritorno in Italia, ha lavorato anche come educatrice in ambito scolastico ed elabora progetti di educazione interculturale, mettendo al servizio di bambini e giovani il materiale e le risorse professionali e umane acquisite in Senegal.
Aliou Diop
Nato e cresciuto a Dakar, in Senegal, arriva a Milano nel 1993. Cantante rap dal 2000 nel gruppo musicale misto Ambassadeurs, ĆØ divenuto noto nel suo Paese e in Italia per il suo pezzo “Nessuno ĆØ clandestino”, che ha lanciato il suo primo album “Jom”. Nel 2006 pubblica il suo secondo album “Dama bax”. Da quel momento in poi ha lavorato anche come formatore e mediatore interculturale presso diversi istituti di formazione, scuole e biblioteche di Milano. Dal 2011 al 2016 ĆØ stato direttore e presentatore di “Allo scoperto”, trasmissione webtv di approfondimento su vari temi legati all’immigrazione. Ć responsabile tecnico e dell’area eventi dell’associazione Sunugal, per la quale ĆØ anche accompagnatore e guida turistica del progetto “Andem in Senegal”.