Il Senegal perde Alioune Badara Cissé, stimato mediatore della Repubblica

di Stefania Ragusa

È stato sepolto ieri pomeriggio a Touba, la città santa della confraternita mouride, il mediatore della Repubblica del Senegal, Alioune Badara Cissé.
Abc, come veniva chiamato sui media, è morto sabato all’Ospedale Principale di Dakar, in seguito a una malattia che alcune testate locali hanno indicato come covid-19. Originario di Saint-Louis, aveva 63 anni e era iscritto all’Ordine degli avvocati.

La notizia della sua morte ha creato una grande emozione nel mondo politico senegalese. Tra i primi a sostenere il presidente Macky Sall, Alioune Badara Cissé aveva co-fondato con lui il partito Alliance pour la République (Apr). Era stimato e tenuto in considerazione da tutti gli schieramenti politici. Era stato nominato mediatore della Repubblica nel 2015 e il suo incarico si sarebbe concluso a fine agosto.
In precedenza, aveva guidato il ministero degli Esteri, dopo l’ascesa al potere del presidente Macky Sall, nel 2012, ma era stato licenziato dopo soli sette mesi, tornando così alla sua professione di avvocato. Secondo alcuni osservatori il licenziamento, che non ha mai avuto una spiegazione ufficiale, era dipeso dalla schiettezza di Abc, poco incline ai compromessi politici.

L’ultima apparizione pubblica di Alioune Badara Cissé risale al 7 marzo 2021, quando in occasione dei gravi disordini scoppiati in relazione al cosiddetto caso Sonko, il mediatore della Repubblica aveva invitato il presidente a prendere la parola e ad ascoltare i giovani senegalesi, mettendolo in guardia rispetto all’escalation di violenza che stava attraversando il Paese. In quella occasione aveva anche esortato i giovani ad avere cura delle loro vite.

“Mi ha rattristato molto apprendere della morte di Alioune Badara Cissé. Rendo omaggio a un uomo di convinzione e un compagno coraggioso”, ha scritto il capo dello Stato sulla sua pagina Facebook. I suoi rapporti con Abc si erano raffreddati dopo il licenziamento dal ministero degli Esteri ma erano rimasti improntati al rispetto reciproco, anche se, secondo i detrattori di Macky Sall, l’incarico di mediatore della Repubblica gli sarebbe stato dato, come riferisce la testata Dakaractu, “per isolare e imbavagliare un uomo con il dovere di riservatezza”.

“Il Senegal perde un grande uomo con la scomparsa inaspettata di Alioune Badara Cissé”, ha detto il presidente del partito Pastef e leader dell’opposizione Ousmane Sonko, che ha ricordato come nel 2016 Abc si fosse opposto all’ordine di licenziamento nei suoi confronti seguito alle sue denunce rispetto a atti di frode fiscale e corruzione di cui era stato testimone nelle sue vesti di ispettore principale delle imposte.

Messaggi di cordoglio sono arrivati da tutto il mondo politico e anche da Paesi esteri. Il presidente della Guinea-Bissau Umaro Sissoco Embaló ha definito la morte di Abc “perdita di un fratello maggiore”.

La figura del mediatore della Repubblica, presente nell’ordinamento senegalese, ricalca quella dell’ordinamento francese e indica un’autorità indipendente preposta a migliorare, attraverso la sua azione, i rapporti fra i cittadini e la pubblica amministrazione.

(Stefania Ragusa)

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