Il lavoro minorile riguarda in Africa 72 milioni di bambini

di Stefania Ragusa

L’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), in collaborazione con la Partnership Globale Alliance 8.7, ha lanciato ufficialmente il 2021 come l’Anno Internazionale per l’Eliminazione del Lavoro Minorile, con l’obiettivo di incoraggiare azioni legislative e politiche volte a sradicare la piaga del lavoro minorile in tutto il mondo. La proclamazione del 2021 come Anno Internazionale per l’Eliminazione del Lavoro Minorile era stata adottata all’unanimità in una risoluzione dell’Assemblea Generale dell’ONU nel 2019. Uno degli scopi principali dell’iniziativa è quello sollecitare i governi a mettere in atto tutte le misure necessarie al fine di raggiungere l’obiettivo 8.7 degli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Quest’ultimo chiede infatti agli Stati membri di adottare misure immediate ed efficaci per sradicare il lavoro forzato, porre fine alla moderna schiavitù e alla tratta di esseri umani, garantire la proibizione e l’eliminazione delle peggiori forme di lavoro minorile (compreso il reclutamento e l’uso di bambini-soldato) e di porre fine al lavoro minorile in tutte le sue forme entro il 2025.

Nel corso del 2021, vari eventi verranno organizzati con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e i governi su questo tema e porre l’attenzione su un problema che riguarda nel mondo ben un bambino su dieci. La maggior parte dei bambini lavoratori si trova inAfrica: 72 milioni. Il 70% dei bambini impiegati nel lavoro minorile lavora nel settore dell’agricoltura (principalmente nell’agricoltura di sussistenza e nell’agricoltura di mercato) e nell’allevamento di bestiame. Quasi la metà di questi bambini lavora in situazioni considerate pericolose per la loro salute e la loro vita. La crisi sanitaria scatenata dalla pandemia del COVID-19 ha portato ulteriore povertà a queste popolazioni già vulnerabili e potrebbe cancellare anni di progressi fatti nella lotta contro il lavoro minorile. Anche la chiusura delle scuole ha aggravato fortemente la situazione e molti milioni di bambini si trovano attualmente costretti a lavorare per contribuire al reddito familiare.

Questo Anno Internazionale preparerà il terreno per la quinta edizione della Conferenza Globale sul Lavoro Minorile (V Global Conference on Child Labour) che si terrà in Sudafrica nel 2022, dove le parti interessate condivideranno le loro esperienze e si impegneranno ulteriormente nel porre fine al lavoro minorile in tutte le sue forme entro il 2025, così come al lavoro forzato, alla tratta di esseri umani e alla moderna schiavitù entro il 2030.

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