Guinea, chiesto l’ergastolo per Moussa Dadis Camara

di claudia
Moussa Dadis Camara ha sorpreso molti annunciando il suo ritorno in politica. L'ex presidente di transizione continua a godere di una certa popolarità, soprattutto nella sua regione d'origine

È stato chiesto l’ergastolo per Moussa Dadis Camara e i funzionari della sicurezza della Guinea che, il 28 settembre 2009, sarebbero stati responsabili della strage che ha portato alla morte di più di 150 persone, una delle pagine più buie della storia della Guinea. Ieri il pubblico ministero del tribunale di Dixinn, a Conakry, Alghassimou Diallo, al termine della sua requisitoria ha chiesto la condanna all’ergastolo per Camara e tutti gli altri imputati, con un periodo da scontare in regime di massima sicurezza di 30 anni e la riclassificazione dei fatti, gli omicidi, le torture, i rapimenti e gli stupri, come “crimini contro l’umanità”.

30 anni di carcere sono stati chiesto per gli imputati Moussa Tiegboro Camara, l’ex capo dell’antidroga, Abdoulaye Cherif Diaby, ex ministro della Sanità, Marcel Guilavogui, all’epoca protetto di Camara, Blaise Goumou, gendarme dell’antidroga, Claude Pivi, l’ex ministro della Sicurezza presidenziale e attualmente in fuga. Per gli imputati Ibrahima Camara, detto Kalonzo, Paul Mansa Guilavogui, due soldati sottoufficiali, e Aboubakar Diakité, detto Toumba, sono stati richiesti 15 anni di carcere mentre per l’ex guardia del corpo di Toumba, Cécé Raphael Haba, e per Mamadou Aliou Keita, entrambi accusati di stupro, sono stati chiesti 14 anni.

“Siamo soddisfatti delle richieste del pubblico ministero. Sono all’altezza dei crimini commessi allo stadio”, ha dichiarato Moktar Bah, rappresentante delle parti civili e della difesa, a Rfi.

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