Ghana: esperti Onu contro legge che criminalizza persone Lgbtqi

di Enrico Casale
gay

Gli esperti dei diritti umani delle Nazioni Unite hanno invitato il governo del Ghana a respingere la proposta di legge sui “valori della famiglia” attualmente all’esame del Parlamento, perché finalizzata a stabilire un sistema di discriminazione e violenza, sponsorizzato dallo Stato, contro la comunità Lgbtqi, sigla che comprende le persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali, queer, interessuali. La prima lettura del disegno di legge è stata effettuata il 2 agosto 2021. L’esame e il voto dovrebbero essere effettuati a ottobre.

In un comunicato stampa ripreso dalla stampa locale, gli esperti indipendenti, nominati dal Consiglio per i diritti umani, hanno presentato al governo del Ghana un’analisi del progetto di legge, concludendo che l’adozione della normativa nella sua forma attuale o parziale equivarrebbe alla violazione di una serie di norme sui diritti umani.
Gli esperti rilevano la pericolosità dell’assunto base del progetto di legge, ossia che qualsiasi persona che si discosti da uno standard orientamento sessuale o identità di genere binario debba essere considerata come pericolosa, malata o antisociale.

“La proposta di legge promuove pratiche profondamente dannose che equivalgono a maltrattamenti e favoriscono la tortura, come la cosiddetta terapia di conversione e altre violazioni atroci come procedure mediche non necessarie sui bambini intersessuali e il cosiddetto stupro correttivo per le donne”, scrivono gli esperti. Gli esperti sostengono inoltre che i tentativi di impedire ai difensori dei diritti umani di organizzarsi per difendere le persone Lgbtqi, e il divieto di dibattito pubblico sull’orientamento sessuale e l’identità di genere, sollevano gravi preoccupazioni sui diritti alla libertà di opinione e di espressione, e di associazione.

L’approvazione di una legge come questa sarebbe “profondamente sconcertante in un paese che è stato considerato un campione di democrazia in Africa, con un impressionante record di raggiungimento di determinati Obiettivi di Sviluppo del Millennio (Mdg) entro il 2015”. Gli esperti hanno anche citato preoccupazioni specifiche sugli Mdg in materia di salute, istruzione, occupazione, alloggio e giustizia di genere. “Il progetto di legge sembra essere il risultato di un profondo odio verso la comunità Lgbtqi. Non solo criminalizzerà le persone Lgbtqi, ma anche chiunque sostenga i loro diritti umani, mostri loro simpatia o sia anche lontanamente associato a loro”, si legge nel testo rilasciato dagli esperti Onu.
“Dato che le persone Lgbtqi sono presenti in ogni famiglia e in ogni comunità non è molto difficile immaginare come, se dovesse essere adottata, questa legislazione potrebbe creare una ricetta per conflitti e violenze”, hanno osservato.

Il disegno di legge, intitolato The Promotion of Proper Human Sexual Rights and Ghanaian Family Values ​​Bill, è già stato criticato da attivisti e organizzazioni per i diritti umani, ma ha ricevuto un forte sostegno da parte principalmente di gruppi e organizzazioni religiose.

I promotori affermano che stanno cercando di rafforzare e aumentare le leggi esistenti nel paese che criminalizzano la “conoscenza carnale innaturale” consensuale con persone di età superiore ai 16 anni ai sensi della sezione 104 del Criminal Offes Act, 1960 (Act 29) come modificato da Legge 646 del 2003.

Se il disegno di legge diventa legge, le persone Lgbtqi potrebbero essere multate o dovere andare in prigione per un massimo di cinque anni. La legge renderebbe inoltre un reato penale identificarsi come lesbica, gay, transgender, transessuale, queer, pansessuale o non binario, reato punibile con cinque anni di carcere.
La legge criminalizzerebbe infine la difesa dei diritti Lgbtqi e gli attivisti potrebbero essere incarcerati per un periodo compreso tra i cinque e i dieci anni.

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