Etiopia: l’Onu riferisce un accesso limitato degli aiuti umanitari in Tigray

di claudia
rifugiati tigray

Nonostante alcuni miglioramenti nell’accesso umanitario nella regione etiope del Tigray dalla fine di giugno, il movimento dentro e fuori la regione è rimasto limitato, il che ha precluso l’azione degli operatori umanitari. A sostenerlo è, secondo i media locali, Farhan Haq, vice portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, nel briefing stampa giornaliero di mercoledì, durante il quale ha affrontato la questione dell’accesso umanitario in Tigray.

“Il 75% delle persone che avevano bisogno di assistenza, ovvero 4 milioni di persone su 5,2 milioni, si trova ora in zone dove le operazioni umanitarie possono avere luogo, rispetto al 30% di maggio”, ha detto il portavoce. Le medesime fonti riferiscono che Haq ha spiegato che con l’accesso stradale bloccato tra le regioni di Afar e Tigray attraverso la città di Semera per motivi di sicurezza, le forniture umanitarie si stanno rapidamente esaurendo all’interno del Tigray. Questo blocco, secondo il portavoce, impedisce al personale umanitario, alle scorte alimentari, al carburante e ad altri servizi umanitari di entrare nella regione. Farhan Haq ha detto: “la settimana scorsa sono arrivati a Macallé 54 convogli umanitari che trasportavano cibo, carburante, forniture mediche e altri articoli vitali”. Il portavoce, tuttavia, ha sottolineato l’inadeguatezza delle forniture per sostenere l’assistenza umanitaria. Il portavoce ha inoltre chiesto il ripristino dell’elettricità, delle comunicazioni, dei voli commerciali e dei sistemi bancari per evitare un ulteriore deterioramento della situazione umanitaria.

Il giornale locale Addis Standard riferisce di aver cercato di contattare la Commissione nazionale etiope per la gestione del rischio di disastri (Ndrmc) per ricevere commenti in relazione alla dichiarazione del portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite. Il responsabile delle pubbliche relazioni della Commissione ha riferito ad Addis Standard le osservazioni fatte dal commissario Mitiku Kassa all’agenzia di stampa etiope Ena. Secondo le dichiarazioni di Kassa, il 19 luglio il Fronte di liberazione del popolo del Tigray (Tplf) ha bloccato la strada tra la regione di Afar e il Tigray, impedendo a 189 camion pesanti che trasportavano cibo e articoli non alimentari per gli aiuti umanitari.

Secondo il commissario, il Tplf avrebbe attaccato quei camion causando l’attuale ostacolo all’accesso umanitario nel Tigray. Il commissario ha inoltre sostenuto che l’attacco è avvenuto a Yalo Woreda, zona Fenti Resu, nella regione di Afar. Il commissario ha detto che il cessate il fuoco unilaterale è stato dichiarato dal governo per facilitare l’accesso umanitario in Tigray. Mitiku ha inoltre accusato il Tplf di ostacolare i rifornimenti umanitari nella regione. Mitiku sostiene che il governo sta cercando di facilitare gli aiuti provenienti dalle comunità internazionali per raggiungere il Tigray, ma gli attacchi del Tplf hanno creato impedimenti per l’accesso umanitario. 

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