Etiopia, Addis Abeba mette in discussione l’indipendenza consiglio Onu per diritti umani

di claudia

La sessione speciale del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, in programma venerdì per discutere della situazione in Etiopia su richiesta dell’Unione europea, “metterà in discussione l’indipendenza” dello stesso Consiglio. E’ quanto ha dichiarato oggi il servizio di comunicazione del governo etiopico, dopo che ieri già il ministero degli Esteri aveva denunciato l’iniziativa, rimarcando come “tra i 52 Paesi firmatari della richiesta non ci sia un solo Paese africano”.

Ieri, il portavoce del ministero degli Esteri, Dina Mufti ha sottolineato che Addis Abeba ritiene si tratti di “un’iniziativa politicamente motivata che ha ignorato in modo deliberato l’impegno del governo etiopico che ha accolto con favore i risultati del rapporto dell’indagine congiunta Onu-Commissione etiopica per i diritti umani, creando una task force interministeriale di alto livello per attuarne le raccomandazioni”.

Nel briefing con la stampa, Dina ha poi aggiunto: “Tra i 52 Paesi firmatari per discutere dell’Etiopia, non c’è un solo Paese africano. Mostra chiaramente come l’Africa abbia un disperato bisogno di un seggio permanente al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Continueremo a lottare per gestire le questioni africane con iniziative guidate dall’Africa”.

La richiesta è stata supportata da un terzo dei 47 Stati membri, nonché da osservatori esterni tra cui gli Stati Uniti. La bozza di risoluzione dell’Ue, in fase di presentazione, condanna le violazioni commesse da tutte le parti in conflitto nel Nord dell’Etiopia. Se sarà adottata, verrà  istituita una commissione internazionale di esperti di diritti umani. 

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