05/12/13 – Burkina Faso – A Bagassi crolla miniera d’oro, illegale da 17 anni

di AFRICA

 

Quattordici lavoratori hanno perso la vita e altri 14 sono rimasti gravemente feriti nel crollo di una miniera d’oro a Bagassi, 210 km ad est di Ouagadougou, la capitale. Lo riferisce il sito del quotidiano locale Le Faso, denunciando il fatto che il sito è sfruttato illegalmente da ben 17 anni. L’incidente risale ad alcuni giorni fa ma è stato reso noto solo ora dalle autorità locali. Sul posto è stata inviata una missione governativa diretta dal segretario generale del ministero dell’Amministrazione territoriale e della Sicurezza, Sadou Sidibé, “per portare la vicinanza dello Stato e il suo sostegno finanziario alle famiglie in lutto e ai feriti”, tutti ricoverati al centro ospedaliero di Boromo.

La sciagura è stata causata dall’esplosione di un carico di dinamite a 80 metri di profondità, utilizzato abitualmente per facilitare l’estrazione dell’oro. Il successivo crollo di una roccia più in basso ha fatto sprofondare la sessantina di minatori che stava lavorando in quel momento ed è rimasta intrappolata fino all’intervento di altri colleghi venuti in loro soccorso. Il prefetto della provincia dei Balé, Tingande Zoundi, ha precisato che l’incidente si è verificato tra domenica e lunedì, verso l’una di notte: un fatto emblematico delle condizioni di lavoro estreme dei minatori.

Il crollo della miniera di Bagassi ha riportato all’ordine del giorno la questione dei permessi di sfruttamento rilasciati dal governo alle compagnie spesso straniere ma anche la sorte delle decine di migliaia di minatori artigianali che lavorano su siti non regolamentati e senza alcuna misura di sicurezza. Inoltre organizzazioni locali hanno denunciato i gravi danni all’ambiente causati dal settore minerario illegale.

Il governo burkinabe ha già varato un decreto che vieta le attività nelle miniere ‘clandestine’ durante il periodo invernale – tra giugno e settembre – ma non viene quasi mai applicato e la misura viene considerato insufficiente dalla società civile. In visita sul luogo della sciagura, Sidibé ha assicurato che “provvedimenti legislativi restrittivi saranno approvati in tempi brevi” e che “consultazioni tra tutte le parti coinvolte saranno avviate”. Il quotidiano Le Faso ha invece precisato che a Bagassi un permesso di esplorazione è stato assegnato alla società canadese Roxgold nel 2010; in teoria l’azienda avrebbe dovuto prendere tutti i provvedimenti necessari per bloccare la produzione clandestina nella miniera prima di cominciarne lo sfruttamento. Jean Didier Nacoulma, responsabile del settore società e ambiente della Roxgold, si è difeso dicendo che “problemi di coabitazione, sempre esistiti tra l’azienda e la popolazione, rendono difficile l’allontanamento dei minatori artigianali”. – Misna

 

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