Sud Sudan, blocco ai social media per arginare contenuti violenti legati alla guerra in Sudan

di claudia

Il governo del Sud Sudan ha deciso di bloccare l’accesso ai social media per un periodo minimo di 30 giorni, misura che è entrata in vigore alla mezzanotte di ieri. La decisione è stata presa in seguito alla diffusione di contenuti violenti legati al conflitto in corso nel vicino Sudan.

L’Autorità nazionale per le comunicazioni (Nca) ha giustificato la misura sostenendo che la diffusione di tali contenuti rappresenta una minaccia per la sicurezza pubblica e la salute mentale della popolazione. “Questa direttiva potrebbe essere revocata non appena la situazione sarà sotto controllo”, ha dichiarato un portavoce della Nca.

La decisione arriva dopo che numerosi video, che mostrerebbero atti di violenza perpetrati da gruppi di miliziani sud sudanesi in Sudan, sono circolati sui social media, provocando sdegno e tensioni tra le due nazioni. In risposta a questi eventi, il Sud Sudan ha già imposto un coprifuoco a livello nazionale.

La guerra civile in Sudan, scoppiata ad aprile 2023, ha provocato una grave crisi umanitaria, con milioni di sfollati e una carenza di cibo e medicine. La violenza si è diffusa anche al Sud Sudan, con scontri tra comunità e rappresaglie. La decisione di bloccare i social media è stata condannata da molte organizzazioni per i diritti umani, che la considerano una violazione della libertà di espressione. Tuttavia, il governo di Juba ha difeso la sua scelta, sostenendo che la priorità è garantire la sicurezza dei cittadini.

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