Migranti: la linea dura nel Mediterraneo rischia di far naufragare anche Salvini

di Raffaele Masto

La linea dura di Salvini nel Mediterraneo ha il fiato corto. E si comincia a vederlo chiaramente. Non ci sono più le Ong ma i migranti, complice la stagione favorevole, continuano a partire esattamente come prima. Nessuna diminuzione.

In Libia ci sono, secondo stime, dai 500mila al milione di potenziali migranti pronti all’imbarco. Sono una sorta di capitale, denaro sonante in mano ai trafficanti che, ovviamente non ci vogliono rinunciare. Ogni imbarco, a circa mille dollari a passeggero, li trasforma in denaro per le milizie libiche che controllano questo business. Per limitarlo o fermarlo i trafficanti vogliono più denaro di quanto ne guadagnerebbero imbarcandoli. Ecco perchè il flusso non diminuirà.

Salvini sarà perennemente alle prese con una nave, con un peschereccio, con un gommone che chiede un porto. Potrà continuare all’infinito a negarli?

L’Europa (la civile Europa) non vuole migranti che arrivino dal Mediterraneo, lui non ha la forza di chiedere all’Austria, alla Francia, alla Svizzera di aprire le frontiere del Brennero, di Ventimiglia, di Como.

L’Italia, dunque, continuerà ad essere – per effetto del trattato di Dublino – un imbuto e del resto lui, Salvini, è alleato con tutti i governi populisti e di destra europei che vogliono che i migranti restino in Italia.

Insomma il ministro dell’interno ha lanciato una sorta di boomerang che prima o poi gli ritornerà indietro.

L’unica possibilità per l’Italia di questo governo è adottare la cosiddetta “strategia Minniti”, cioè dare ai trafficanti più soldi di quanti ne guadagnerebbero facendo partire i barconi.

Una strategia dai costi umanitari enormi visti i centri di detenzione libici dove si praticano torture, vessazioni e uccisioni. E poi le milizie in Libia sono fluide: oggi sono forti e domani vengono sconfitte da altre milizie che chiederanno almeno altrettanti soldi di quanti ne sono stati dati ai loro nemici sconfitti.

Insomma il Mediterraneo rischia di diventare il mare in cui anche Salvini e il suo governo annasperà rischiando di annegare come le centinaia di giovani che vi hanno perso la vita e che, grazie alla sua linea dura, sono sempre più a rischio. Si, perchè dall’Europa non ha ottenuto niente e i migranti continuano a partire. Si potrebbe dire che l’unico risultato che ha ottenuto è stato quello di far aumentare naufragi e morti. Grazie al ministro dell’interno il Mediterraneo è sempre più un cimitero

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