La birra è arte: un progetto contro la disoccupazione giovanile in Sudafrica

di claudia

La birra è arte: ne è convinta la giovane imprenditrice e regista sudafricana Obakeng Malope, 34 anni, che da circa un anno ha lanciato un ambizioso progetto e movimento per celebrare l’arte della birra, riscoprendo le radici di quella artigianale sudafricana, che sta cominciando a farsi strada nel Paese. Un valore da trasmettere ai giovani affinché possano coglierla come un’opportunità per combattere un tasso di disoccupazione giovanile alle stelle.

Secondo Statistics South Africa, degli oltre 10 milioni di persone di età compresa tra i 15 e i 24 anni presenti in Sudafrica solo 2,5 milioni fanno parte della forza lavoro. Un tasso di disoccupazione spaventoso, contro il quale avere un’idea che coniughi imprenditorialità e tradizione può essere una strada vincente. Come quello intrapreso da Obakeng Malope, cresciuta in un villaggio rurale nella provincia nordoccidentale del Sudafrica di nome Jericho. Qui, racconta a hopculture.com, la birra è sempre stata qualcosa di fatto in casa e rigorosamente per le occasioni speciali. Chiamata Bojalwa jwa Setswana (o Umqombothi), questa birra a base di sorgo maltato, mais e acqua era un affare squisitamente femminile, a cui di dedicavano le donne della famiglia. Il rito della produzione della birra in casa ha sempre affascinato Malope, che crescendo ne ha compreso il valore culturale.

Ciò che la preoccupava è la sopravvivenza di queste tecniche, dal momento che quasi nessuno dei suoi coetanei sa come produrre la birra artigianale o addirittura non ne conosce neanche l’esistenza.

Per portare avanti questa eredità ha deciso di cominciare a studiare con corsi gratuiti trovati su YouTube, per imparare tutto quello che poteva sulla storia della birra e le tecniche per realizzarla. La sua idea imprenditoriale non è rivolta solo alla produzione di birra artigianale. Ma alla creazione di un vero e proprio movimento social non solo per far conoscere la cultura della birra nel suo Paese, ma che mira al coinvolgimento dei giovani disoccupati. L’opportunità, riporta Hipculture, è proprio qui: nell’incrocio tra un settore – la birra artigianale- che sta lentamente fiorendo, e i giovani che hanno bisogno di un’opportunità.

Beer is Art nasce così nel 2022 ed è solo l’inizio. Il progetto è veicolato dalle piattaforme social e ha l’intenzione di diventare anche un podcast, affinché arrivi non solo in Sudafrica, ma che diffonda l’arte e la conoscenza della birra in tutto il continente. La birra ha una storia da raccontare ed è parte della tradizione di un Paese e Malope vuole raccontarla, affinché diventi anche un’opportunità di carriera per molti.

Attualmente, secondo la World Population Review, il Sudafrica ha il 33° tasso più alto di alcolismo tra uomini e donne tra i paesi di tutto il mondo. “La campagna Beer is Art insegna tutto quello che si può sapere sulla birra anche in relazione al cibo, ma soprattutto che la birra non è qualcosa che bevi per poi ubriacarti”, ha detto Malope in un intervista. “Il nostro intento è mostrare ai giovani che possono trasformare la birra in una carriera.”

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