Guinea Bissau, le mulheres do sal che non festeggiano l’8 marzo

di Stefania Ragusa

Le donne della comunità di Ponta Zé Henrique, a 30 chilometri da Bissau, non sanno che esiste una Giornata internazionale dedicata ai diritti delle donne, ma hanno molto chiara un’altra cosa: che se non producono sale non avranno nulla da mangiare.
L’agenzia Lusa ha visitato un accampamento improvvisato in riva al fiume, dove circa tre dozzine di donne della comunità di Ponta Zé Henrique (mulheres do sal) hanno sempre lavorato, dall’alba al tramonto, nel processo di produzione del sale da tavola che vendono nelle città come Bissau o Quinhamel .

Ogni chilogrammo di sale equivale a circa 50 centesimi di euro, soldi che servono per comprare il cibo per la famiglia o pagare la scuola dei bambini, ha spiegato Maria Monteiro, la portavoce dell’associazione delle donne produttrici del sale. Ci sono due tecniche prevalenti per raccogliere il sale. Quella tradizionale, che utilizza la bollitura dell’acqua salata del fiume fino alla sua evaporazione, è molto impegnativa in termini di ore di lavoro e di fatica.
L’altra, più innovativa ed ecologica, sfrutta il calore solare. Funziona così: attraverso un lavatoio si pone l’acqua salata in un grande sacco di plastica (tre metri per due) e lo si lascia su un’aiuola a terra. Dopo un’esposizione di cinque ore al sole, il produttore può ora tornare al campo e raccogliere il sale.
Mentre nel modo tradizionale il produttore riceve solo da 20 a 30 chilogrammi per ogni 72 ore di lavoro e continua a tagliare la foresta per avere legna da ardere per cucinare, la nuova tecnica consente di produrre fino a 100 chilogrammi e le donne hanno ancora tempo per svolgere altri compiti a casa.

Monteiro e le altre donne stanno provando ad abbandonare la vecchia tecnica e a utilizzare la nuova, grazie a un progetto di formazione sostenuto da Salomé dos Santos, deputato e avvocato portoghese-guineano, molto attiva nelle comunità rurali della regione di Biombo, a nord-ovest della Guinea Bissau.
Quando le è stato chiesto se durante la Giornata internazionale della donna le donne della comunità faranno festa, Maria Monteiro, ha risposto che lei fino ad ora non ha avuto il tempo di festeggiare nulla, ma spera che per le sue nipoti non sarà più così.

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