Costa d’Avorio: nuove analisi smentiscono il caso di ebola

di claudia

Non era un caso di ebola quello che ha messo in allarme la Costa d’Avorio e la Guinea nelle ultime due settimane . Il governo della Costa d’Avorio ha informato l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) che un secondo laboratorio ha testato campioni della paziente guineana sospettata di essere affetta dal virus ebola, ma non ha trovato prove del virus. Lo riferisce l’Oms in un comunicato.

I test dell’Istituto Pasteur di Lione, in Francia, seguono i test condotti dall’Istituto Pasteur della Costa d’Avorio, su un campione prelevato il 13 agosto presso il pronto soccorso dell’Ospedale universitario di Cocody, ad Abidjan). Tale verifica aveva spinto le autorità sanitarie ivoriane ad annunciare il loro primo caso di Ebola dal 1994 nel Paese.

I nuovi risultati provenienti da Lione, però, rivelano che la giovane donna, non aveva la malattia da virus Ebola e sono in corso ulteriori analisi sulla causa della sua malattia. La diciottenne aveva viaggiato in pullman da Labé, in Guinea, fino alla capitale economica della Costa d’Avorio, dove si era poi recata al pronto soccorso. La dichiarazione del presunto caso di ebola aveva messo in moto un intero dispositivo di sicurezza sanitario, con la ricerca dei casi contatto, la somministrazione di vaccini, l’arrivo di un team dell’Oms e persino una chiusura di fatto del confine dalla quale proveniva la donna.

Nessun altro ha mostrato sintomi per la malattia o è risultato positivo all’ebola. Già nei giorni scorsi, le autorità sanitarie della Guinea – che hanno sviluppato una grande esperienza rispetto alla malattia alla quale sono state confrontate in passato più volte – avevano emesso riserve. A Conakry era apparso inconsueto il miglioramento dei sintomi della malattia e il miglioramento del quadro clinico in 48 ore. Inoltre, la città di Labé, da cui proviene la giovane guineana, “non ha registrato alcun caso di malattia da virus ebola durante gli episodi nazionali epidemici del 2014-2016 e del 2021”, aveva affermato Rémy Lamah, il ministro della Salute guineano. La Guinea aveva chiesto una riconferma di questo caso attraverso l’Istituto Pasteur di Dakar e, se possibile, un altro laboratorio accreditato.

Il caso è stato rilevato meno di due mesi dopo che la Guinea ha dichiarato la fine di un’epidemia di Ebola scoppiata all’inizio di quest’anno, uccidendo 12 persone. La Guinea era già stata gravemente colpita dalla febbre emorragica causata dal virus ebola, tra la fine del 2013 e il 2016. Allora, si erano registrati più di 2.500 morti in Guinea, e complessivamente 11.300 considerando le vittime anche in Liberia e in Sierra Leone.

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