Burkina Faso: prezzi dei cereali, raggiunto il livello più alto da dieci anni

di claudia
agricoltura_grano cereali

I prezzi dei cereali di base hanno raggiunto a febbraio il livello più alto in Burkina Faso degli ultimi dieci anni con una media di 261 franchi Cfa per chilogrammo (0,39 euro). Lo si apprende da un report del World Food Program appena pubblicato. Il dato rappresenta un aumento del 38 per cento rispetto alla media dell’anno scorso e del 46 per cento rispetto alla media degli ultimi cinque anni.

Wfp nota come un tale rialzo, sommato al persistere della crisi di sicurezza nelle regioni del Centro-Nord, dell’Est, del Nord e del Sahel, rappresenti un duro colpo per le famiglie povere e molto povere, così come per gli sfollati interni, “che hanno subito un forte deterioramento dei loro mezzi di sussistenza”.

La prospettiva, secondo Wfp, è di un graduale declino stagionale dell’offerta di cereali fino alla stagione magra in tutti i mercati del Burkina Faso. “La stagione magra inizierà presto e sarà più pronunciata nelle regioni del Centro-Nord, del Nord e del Sahel, dove l’insicurezza avrà un impatto negativo sulle forniture del mercato”, si legge nel documento.

Inoltre, secondo le previsioni dell’organizzazione Onu, l’alta domanda di cereali continuerà e i prezzi dei prodotti agricoli, soprattutto dei cereali, aumenteranno gradualmente fino alla stagione magra. Il periodo della Quaresima musulmana sarà colpito da un aumento abbastanza forte dei prezzi a causa della forte domanda. Questo aumento potrebbe raggiungere il 10-20 per cento rispetto ai prezzi attuali.

La crisi in Ucraina probabilmente ostacolerà la catena di approvvigionamento del grano e porterà a un aumento del prezzo di vendita dei prodotti nelle panetterie, poiché quasi il 18 per cento del grano proviene dall’Ucraina e dalla Russia, prevede Ocha.

Prevedendo proprio un tale scenario, è stata sospesa in Burkina Faso, a partire dal 23 febbraio, l’esportazione di farina di cereali su tutto il territorio nazionale. Lo aveva annunciato a suo tempo il ministero del Commercio tramite una nota nella quale veniva ricordato “a tutti gli attori della catena di esportazione la sospensione del rilascio dei permessi speciali di esportazione per i cereali”. 

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