Stanno facendo il giro della rete le insolite immagini di sette donne, ciascuna delle quali vestita con un tradizionale abito da sposa bianco e principesco, ritratte una a fianco all’altra nel giorno del loro matrimonio. Non si tratta però di più matrimoni celebrati nello stesso giorno e luogo, ma di uno solo, quello dell’ugandese Ssaalongo Nsikonenne Habib Ssezzigu e delle sue sette compagne che ha sposato in sole 24 ore. E’ accaduto il 10 settembre nel villaggio di Bugereka, situato nel distretto di Mukono, ma la notizia è stata divulgata nelle ultime ore dai media locali e ricondivisa sui social.
Mariam, Madinah, Aisha, Zainabu, Fatuma, Rashida e Musanyusa sono i nomi delle spose, due delle quali sono sorelle, al fianco dell’uomo da sette anni. Tutti i dettagli della cerimonia sono trapelati grazie alla testimonianza di un invitato presente al matrimonio, il blogger Caleb Canaan.
La giornata è iniziata intorno alle 8 del mattino, quando le spose hanno cominciato a prepararsi facendosi coccolare nei saloni di bellezza, senza tralasciare alcun dettaglio di trucco e acconciatura. Per arrivare alla celebrazione ciascuna è stata accompagnata con una macchina appositamente personalizzata con il proprio nome.
Dopo lo scambio dei voti e il congiungimento in matrimonio in forma più privata, la comunità locale è stata resa partecipe del rito grazie a una processione di motociclette che hanno accompagnato le spose per le vie di Bugereka sotto lo sguardo sorpreso e incuriosito dei passanti.
Ogni sposa, riportano i media locali, ha avuto in dono dal marito un’automobile nuova, come “pegno” del suo amore e riconoscenza per questi anni insieme. Tra lui e le mogli non c’è gelosia, spiega lo sposo. Sono state informate fin da subito delle altre e hanno accettato di formare una grande famiglia.
In Uganda la poligamia è legalmente consentita ed è più diffusa nelle zone rurali. Lo sposo ha raccontato ai media di averla sempre vissuta come una condizione “normale”, dal momento che sia suo padre che suo nonno hanno avuto più mogli.
Il finale di questa storia è aperto: l’uomo non intende fermarsi e ritiene di essere in grado di prendersi cura di altre mogli, in più alle sette già sposate.