Marocco, tre donne alla guida di Casablanca, Marrakech e Rabat

di claudia

Alle ultime elezioni in Marocco le donne sono riuscite a conquistare uno spazio politico importante: per la prima volta tre volti nuovi e tutti femminili saranno alla guida dei consigli comunali di tre delle più importanti città del Marocco, Casablanca, Marrakech e Rabat, capitale amministrativa.

Nella megalopoli di Casablanca Nabila Rmili, fino ad allora direttrice regionale della sanità a Casablanca-Settat, è il nuovo sindaco. Appartiene alla formazione vincitrice delle elezioni, il Raggruppamento nazionale degli indipendenti (Rni) del neo premier designato Aziz Akhannouch, e gode dell’appoggio degli altri due partiti di maggioranza, il Pam (Partito dell’autenticità e della modernità) e Istiqlal. Il comune di Rabat dovrebbe andare ad Asmaa Rhlalou, giornalista, ex deputata Rni, proposta dai tre partiti di maggioranza. Nel municipio di Marrakech, torna Fatima-Zahra Mansouri, presidente del consiglio nazionale del Pam. Mansouri è già stata, nel 2009, la prima donna sindaco eletta a Marrakech.

Dal 2002 il Marocco ha adottato delle politiche finalizzate al raggiungimento dell’uguaglianza di genere negli organismi di rappresentanza. Nelle ultime elezioni le donne hanno gareggiato per 90 seggi fuori dalla loro quota alla camera bassa (su un totale di 395 deputati), mentre a livello locale è stato loro assegnato un terzo del totale dei seggi. Le donne marocchine continuano a chiedere un aumento delle quote femminili, affinché superino la media che in Marocco è di circa il 19,9 per cento, mentre a livello globale è superiore, circa il 25,6 per cento.

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