Un sapone sconfiggerà la malaria?

di Enrico Casale
sapone malaria

Un sapone che respinge le zanzare. Lo ha messo a punto Joan Nalubega, una imprenditrice ugandese, la cui scoperta potrebbe annullare o, comunque, attenuare la minaccia rappresentata dalla malaria in Africa. «Nel 2016 – ha detto Joan – mi sono resa conto che i rimedi messi in campo attualmente sono gli stessi che sono in uso da decenni. In molti hanno provato a mettere in pratica quello che i governi suggeriscono loro. Hanno diffuso gli spray antizanzare e hanno acquistato le zanzariere, ma la malaria non li ha risparmiati».

Joan Nalubega ha deciso di inserire un repellente per zanzare nel sapone che viene utilizzato quotidianamente dalla gente comune. E ha funzionato. Ora il sapone è disponibile nei negozi e negli ospedali e le autorità hanno anche previsto sovvenzioni per diffonderlo nelle comunità più povere.

La sua invenzione l’ha portata a raggiungere la lista finale del premio Jack Ma Foundation che sostiene le start-up di imprenditori africani aiutandoli a far crescere le loro iniziative.

La malaria è una malattia ancora molto diffusa nel mondo e in particolare in Africa. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, si registrano ancora 228 milioni di casi all’anno. Il 93% di essi è concentrato nell’Africa subsahariana. Ogni giorno muoiono più di mille persone a causa del paludismo il 67% delle quali ha meno di 5 anni.

Tuttora i rimedi principali per combattere questa patologia, causata da un plasmodio trasmesso dalle zanzare, sono le zanzariere impregnate di insetticida (negli ultimi vent’anni ne sono state distribuite due miliardi) e gli spray anti insetti. A questi rimedi si aggiungono anche alcuni farmaci che sono efficaci sia per prevenire sia per combattere la malaria. La vera speranza però è legata a un vaccino. Da alcuni mesi è in fase di prova in Ghana, Kenya, Malawi il Mosquirix, un vaccino che usa una proteina del parassita nel tentativo di bloccare l’infezione al livello iniziale. Il sistema immunitario del vaccinato dovrebbe riconoscere il parassita e produrre gli anticorpi necessari a debellarlo. Approvato nel 2015 dall’Oms, il Mosquirix è offerto in quattro dosi, la prima delle quali somministrata a 5 mesi di età e l’ultima a due anni. 

Nel frattempo però il sapone repellente potrebbe ridurre i contagi. Grazie a Joan.

(Enrico Casale)

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