Sudan, la condanna dell’Onu contro le violenze di genere

di claudia
donna sudan

Alti rappresentanti delle Nazioni Unite hanno unito le loro voci per condannare le crescenti segnalazioni di violenze di genere in Sudan. Nel momento in cui il Paese sembra sempre di più precipitare nella guerra civileche contrappone esercito e paramilitari delle Forze di supporto rapido, si stanno moltiplicando i casi noti di violenze sessuali ai danni di donne e ragazze sfollate e rifugiate.

A unirsi in questo coro sono stati i responsabili dell’ufficio di coordinamento umanitario (Ocha), dell’ufficio per i diritti umani (Ohchr, dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), del Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef), dell’Agenzia delle Nazioni Unite per la salute sessuale e riproduttiva (Unfpa), di UN Women e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms).

I rappresentanti delle agenzie Onu hanno chiesto indagini rapide, approfondite, imparziali e indipendenti su tutte le presunte gravi violazioni e abusi dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale. Hanno inoltre sottolineato che tutte le parti devono rispettare i loro obblighi di diritto internazionale di proteggere i civili, comprese le donne e le ragazze, anche consentendo un passaggio sicuro ai sopravvissuti per accedere all’assistenza sanitaria.

Mamadou Dian Balde, direttore regionale dell’Unhcr, ha dichiarato che “ancora una volta i rifugiati e gli altri civili sono le vittime innocenti di questa tragica guerra… Tutti devono rispettare il diritto umanitario internazionale e la legge sui diritti umani e dare priorità alla sicurezza e al benessere delle comunità colpite, compresi i rifugiati”.

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