Sudan: ad Ameira Osman Hamid un premio per i diritti umani

di Valentina Milani

L’attivista sudanese Ameira Osman Hamid ha vinto il Front Line Defenders Award, importante riconoscimento internazionale dedicato ai difensori dei diritti umani. Lo ha annunciato la stessa organizzazione. L’attivista e ingegnere sudanese, presidente dell’iniziativa “No to women oppression” che sostiene le donne sudanesi da due decenni, è stata di recente incarcerata in seguito all’ultimo colpo di Stato. Lo stesso riconoscimento è stato assegnato ad altri difensori dei diritti umani originari di Afghanistan, Bielorussia, Zimbabwe e Messico.

Osman “non si è mai scoraggiata nella sua missione” spiega Front Line Defenders, organizzazione con sede a Dublino, nella motivazione del premio. Nel 2002 Hamid è stata accusata per la prima volta di aver indossato i pantaloni, nel 2013 è stata detenuta e minacciata di fustigazione per non aver indossato il velo, un caso che la portò alla ribalta delle cronache internazionali. Nel 2009 ha istituito No to women oppression, un’iniziativa per chiedere l’abolizione della legge sull’ordine pubblico, abrogata nel 2015 dopo il colpo di stato contro Omar al-Bashir.

In occasione delle proteste che portarono alla fine del regime di Bashir, le donne sono state in prima linea ma molte temono per le libertà conquistate a fatica, dopo che il colpo di stato di ottobre guidato dal capo dell’esercito, il generale Abdel Fattah al-Burhan, ha fatto deragliare la fragile transizione al governo civile. 

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