Pace in Libia, l’Italia scende in campo

di Enrico Casale
guerra in libia

Italian Foreign Minister in Egypt to discuss Libya conflictIl Governo italiano è sceso in campo direttamente per risolvere la crisi libica. Nei giorni scorsi, il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, si è recato al Cairo per incontrare i responsabili degli Esteri di Algeria ed Egitto. I due Paesi nordafricani  sono i principali convitati di pietra della complessa situazione libica. Il Cairo sostiene il Governo di Tobruk, internazionalmente riconosciuto, offrendogli un appoggio politico, ma soprattutto un forte aiuto militare, fornendo ai libici della Cirenaica velivoli, armi, supporto logistico e tattico. Alcuni analisti sostengono addirittura che questa politica egiziana (che si è rafforzata negli ultimi mesi) possa precludere a una possibile annessione della regione orientale libica all’Egitto. La Cirenaica farebbe gola al Cairo perché è ricca di risorse petrolifere.

Di fronte a questa politica attiva dell’Egitto, l’Algeria non rimane immobile. La possibilità che la Libia (o una grande parte di essa) possa cadere nell’orbita egiziana preoccupa Algeri, che da sempre ha mire egemoniche sul Maghreb. Non solo, ma il conflitto libico rischia di destabilizzare la stessa Algeria, innescando possibili guerriglie locali nelle già politicamente fragili regioni meridionali algerine.

L’Italia è interessata a riportare la pace in Libia sia perché da questa nazione importa una buona parte delle sue fonti energetiche sia perché proprio la Libia è Paese chiavi nel controllo dei flussi migratori provenienti dall’Africa subsahariana. E, infatti, il ministro Gentiloni ha ribadito che «Roma è pronta ad assumere un ruolo guida per sostenere un nuovo Governo unificato in Libia che possa portare alla democrazia, alla stabilità e alla prosperità del Paese».

Un contributo che potrebbe rivelarsi importantissimo se i due Governi libici (quello di Tobruk e quello di Tripoli) riuscissero a trovare un’intesa nei prossimi giorni. Oggi, infatti, sotto l’egida della missione delle Nazioni Unite in Libia e facilitato dall’inviato Onu Bernardino Leon, si tiene un nuovo round del dialogo politico a Skhirat in Marocco.

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