Costa d’Avorio: apologia stupro in tv, scattano le condanne

di Valentina Milani

È stato condannato a 12 mesi di carcere con la condizionale per apologia dello stupro e attentato ai buoni costumi il presentatore televisivo di successo Yves de Mbella, la cui trasmissione in diretta del 31 agosto ha suscitato un’ondata di indignazione in Costa d’Avorio. Il conduttore camerunese De Mbella aveva ricevuto come ospite della trasmissione “La télé d’ici vacances” del canale privato Nci (Nouvelle chaîne ivoirienne) un ex stupratore pentito, Traoré Abdou Chérif. Anche per lui è arrivata una sanzione, ancora più pesante, a 24 mesi di carcere senza condizionale. I due sono stati convocati dal giudice e processati in direttissima, ieri, ad Abidjan.

L’indignazione per la banalizzazione dello stupro in televisione è sfociata, ieri, in una manifestazione di un gruppo di donne ivoriane che, davanti alla sede del Nuovo canale ivoriano, hanno chiesto “la creazione di uno spazio televisivo per dare voce alle vittime” e “per sensibilizzare su stupri e violenze sessuali.  È un canale molto popolare in un Paese in cui il tasso di analfabetismo è alto. La gente vede le cose in Tv e le riproduce”, ha spiegato Fatim Sylla, blogger e membro dell’associazione, assistenza allo sviluppo per donne e bambini Allo Bénévoles. “Allora usiamo la televisione per educare”. In un orario di grande ascolto, De Mbella ha chiesto di spiegare, come ha fatto ad abusare delle sue vittime con l’aiuto di un manichino.

Una petizione, inoltre, è stata lanciata lunedì sera da Désirée Dénéo, segretaria generale della Lega ivoriana per i diritti delle donne, per denunciare l’ospite e il canale televisivo e chiedere sanzioni, e ha raccolto più di 46mila firme.

In una dichiarazione, la direzione della Nci ha presentato le sue “sincere scuse”. Ha espresso il suo “attaccamento al rispetto dei diritti umani e in particolare di quelli delle donne”, il suo “profondo rammarico” e la sua “solidarietà con le donne vittime di violenze e abusi di ogni genere”.

Una prima sanzione era arrivata dall’Alta autorità della comunicazione audiovisiva (Haca) nei confronti del presentatore, sospeso per un mese.

Colleghi giornalisti sui social media emettono riserve sul fatto che sia sanzionato solo il conduttore televisivo, ma non i responsabili del canale. Le medesime fonti sottolineano che la Nci appartiene a una società (la Società generale dei media) di Loic Folloroux, che non è altro che il primogenito della first lady, Dominique Ouattara.

La Costa d’Avorio ha ancora un’esperienza limitata in materia di emittenza privata che è attiva solo dal 2017. 

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