Una quindicina di caschi blu etiopi di origine tigrina, che sarebbero dovuti rientrare in patria, hanno chiesto di rimanere in Sud Sudan. Lo hanno dichiarato i rappresentanti delle Nazioni Unite in un comunicato reso pubblico ieri.
Il portavoce delle Nazioni Unite, Stephane Dujarric, ha affermato che i 15 facevano parte di un contingente di 169 soldati etiopi della missione di pace delle Nazioni Unite a Juba, in Sud Sudan. āUna quindicina di soldati del contingente hanno scelto di non salire a bordo del volo allāaeroporto di Juba ā ha detto Dujarric -. Hanno chiesto di restare. E ora riceveranno il sostegno dal ministero sudsudanese per i rifugiatiā.
Dujarric ha sottolineato che āqualsiasi persona bisognosa di protezione internazionale ha il diritto di chiedere asiloā e ānon può essere rimpatriata nei Paesi di origine se sente che la sua vita o la sua libertĆ potrebbero essere minacciateā.
I soldati temono di rientrare in Tigray dove il āā4 novembre ĆØ scoppiato un conflitto tra il governo federale e il governo regionale. Una guerra che ha causato un numero imprecisato di morti e migliaia di sfollati e rifugiati.