Il Covid-19 porterà la recessione in Africa

di Enrico Casale
contadino africano

Nel 2020, il Covid-19 porterà una grave recessione nell’Africa subsahariana, la prima negli ultimi 25 anni. A lanciare l’allarme è stata la Banca mondiale, secondo la quale la pandemia avrà un notevole impatto sulla crescita del continente che, secondo le previsioni dell’istituto, dovrebbe scendere drasticamente dal +2,4% nel 2019 a un intervallo compreso tra -2,1 e -5,1% nel 2020.

«La pandemia di Covid-19 sta mettendo alla prova i limiti delle società e delle economie di tutto il mondo e i Paesi africani rischiano di essere particolarmente colpiti – ha dichiarato Hafez Ghanem, vicepresidente della Banca mondiale per l’Africa –. Mentre la maggior parte dei Paesi della regione è colpita in misura diversa dalla pandemia, si prevede che il Prodotto interno lordo reale diminuirà drasticamente, in particolare nelle tre maggiori economie (nell’Africa subsahariana): Nigeria, Angola e Sudafrica».

Oltre al forte impatto previsto sulle economie dei Paesi produttori ed esportatori di petrolio (ma anche delle altre risorse minerarie), la Banca mondiale prevede che la crescita si indebolirà in modo sostanziale nell’area dell’Unione economica e monetaria dell’Africa occidentale e nella Comunità dell’Africa orientale a causa della debole domanda esterna e delle interruzioni alle catene di approvvigionamento e della produzione interna.

Secondo l’istituto, la diffusione del coronavirus potrebbe inoltre determinare un aggravamento della crisi alimentare nel continente, con previsioni di contrazione della produzione agricola del 2,6% e fino al 7% in caso di blocchi commerciali. «Le importazioni di alimenti – secondo i responsabili della Banca mondiale – diminuiranno sostanzialmente (fino al 25% nel peggiore dei casi, o al 13% in uno scenario migliore) a causa di una combinazione di maggiori costi di transazione e della riduzione della domanda interna».

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