27/08/2014 – R. D. Congo – Ebola confermata: Onu sblocca 1,5 milioni per le cure

di AFRICA

 

Il virus Ebola fa sempre più paura. La diffusione dell’epidemia è stata confermata nella Repubblica Democratica del Congo e le organizzazioni internazionali corrono ai ripari. Le nazioni unite hanno sbloccato 1,5 milioni di dollari di aiuti destinati alla lotta contro la febbre emorragica nel paese e la somma potrebbe essere presto raddoppiata. L’Unicef invece ha già messo a disposizione delle autorità congolesi 200mila dollari: il programma per lo sviluppo dell’onu ha chiesto lo stanziamento di una somma analoga.

I fondi necessari- Il governo di Kinshasa ha stimato in circa 4,5 milioni di dollari (di cui due milioni necessari immediatamente) i bisogni finanziari per la lotta contro l’epidemia, che ha causato al momento 13 morti.

Il contributo di Medici Senza Frontiere – Intanto Medici Senza Frontiere ha avviato una risposta all’epidemia di Ebola inviando medici, infermieri, esperti di logistica e di igiene nell’epicentro dell’epidemia.

“Abbiamo ricevuto la conferma che quattro dei campioni di sangue prelevati dalle nostre équipe settimana scorsa sono risultati positivi al virus dell’Ebola” dichiara Jeroen Beijnberger, coordinatore medico di MSF nella Repubblica Democratica del Congo. “Stiamo agendo rapidamente per isolare i pazienti sospetti e confermati e tracciare i loro contatti.” MSF sta anche realizzando, in collaborazione con il Ministero della Salute del Congo, un centro per il trattamento dell’Ebola a Lokolia, l’area più colpita dall’epidemia nel distretto sanitario di Boende.

Le urgenze e le priorità – Nella prima fase della risposta a una nuova epidemia di febbre emorragica, la priorità assoluta è la protezione dei pazienti e degli operatori sanitari. Serve anche un solido coordinamento per garantire che, dai più alti livelli governativi ai capi delle comunità e dei villaggi, si trasferiscano informazioni accurate ed efficaci alla popolazione, vengano organizzate sepolture con adeguate misure di controllo dell’infezione e che il tracciamento dei contatti e il monitoraggio epidemiologico siano portati avanti in modo rapido ed efficiente per evitare la diffusione della malattia. – Rainews

 

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