27/08/2014 – R. D. Congo -Priorità a disarmo ribelli ruandesi, il ritorno dell’Lra

di AFRICA

 

Neutralizzare rapidamente e disarmare la ribellione hutu ruandese delle Forze democratiche di liberazione del Rwanda (Fdlr) è “una delle nostre priorità per la stabilità del Congo e della regione dei Grandi Laghi” recita una dichiarazione approvata all’unanimità del Consiglio di sicurezza dell’Onu. I 15 Stati membri hanno poi sottolineato che le Fdlr, “contro le quali nessun progresso significativo è stato registrato”, rappresentano “una costante minaccia nazionale e regionale” e sono “responsabili del reclutamento forzato di bambini”.

Dallo scorso maggio solo 200 combattenti del gruppo coinvolto nel genocidio del 1994 in Rwanda hanno consegnato le armi nelle province del Nord e Sud Kivu, su un totale di circa 1500 uomini.

Mentre il Consiglio di sicurezza “incoraggia il governo di Kinshasa a portare avanti le operazioni militari contro le Fdlr”, coordinandosi con la locale missione Onu in Congo (Monusco), nell’est del paese si sta riaffacciando la minaccia della ribellione ugandese dell’Esercito di resistenza del signore (Lra). Dopo un lungo periodo di relativa calma, negli ultime tre settimane si sono moltiplicati gli attacchi dei ribelli di Joseph Kony nel distretto del Bas Uele, nella provincia Orientale, nei pressi del confine con l’instabile Centrafrica. L’Alto commissariato Onu per i rifugiati ha confermato il rapimento di 50 persone da parte di presunti esponenti dell’Lra, per lo più nella località di Ango. – Misna

 

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