Un film italiano sul genocidio del Ruanda…

di Marco Trovato

Rwanda di Riccardo Salvetti

Nel corso degli ultimi anni la drammatica e complessa storia del genocidio ruandese del 1994 è stata raccontata in molti film e documentari. Il 2 luglio, l’Ischia Film Festival presenta in concorso nella sezione Location Negata Rwanda di Riccardo Salvetti, basato su una storia vera e nato dall’omonimo spettacolo teatrale realizzato da Marco Cortesi e Mara Moschini. Il film, già proiettato nell’ambito delle Giornate degli Autori durante la 75ª Mostra del Cinema di Venezia, è stato prodotto grazie a una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Produzioni dal Basso e al sostegno di numerose istituzioni e sponsor, e ha visto la partecipazione di oltre 480 comparse provenienti da 24 Paesi dall’Africa centrale.

Augustin Maniriho è un giovane operaio. Ha una moglie, Jolande, e una bambina di 6 anni di nome Monique. Ama cantare mentre la mattina si reca al lavoro e, quando in officina tutto va storto, pensa alla sua famiglia e si sente l’uomo più fortunato del mondo. Cécile Hakizimana è una giovane maestra di scuola elementare. Ha un marito, Paul, e una bimba di 4 anni di nome Sophie. Cecile adora il suo lavoro ed è certa che prima o poi realizzerà il suo sogno nel cassetto: pubblicare un libro di favole per bambini.

Ma nell’aprile del 1994 Augustin sembra non aver altra scelta se non quella di uccidere, mentre C°cile è condannata a fuggire per salvare la sua stessa vita e quella della sua bambina. Ma qualcosa cambia in una storia che sembra drammaticamente predestinata. Augustin si ribella e getta il machete. Cécile sceglie di combattere per ciò che ha di più caro al mondo. Una storia vera di amicizia e solidarietà tra un uomo e una donna, lui Hutu e lei Tutsi, capaci di un gesto di indimenticabile e straordinario coraggio.

La scelta di far interpretare il ruolo dei protagonisti ad attori italiani vuole far riflettere sull’universalità «di una storia che solo in apparenza è lontana nel tempo e nello spazio, ma che si mostra oggi in tutta la sua disarmante attualità fornendo attraverso un’appassionata inchiesta storica un tentativo di spiegazione alle ragioni che stanno alla base degli episodi di genocidio che tuttora si consumano in oltre 20 Paesi nel mondo». www.rwandailfilm.it

(Simona Cella)

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