Tunisia: oppositore Chebbi, “il regime vuole sciogliere i partiti”

di claudia
Nejib Chebbi

Il fondatore della nuova coalizione tunisina Fronte di salvezza nazionale, Nejib Chebbi, ha affermato che secondo le informazioni ricevute dai leader del Fronte e da molteplici fonti attendibili, che si è rifiutato di rivelare, il governo “si prepara a sciogliere i partiti politici, ad arrestare i loro leader e alcune personalità nazionali, e metterli agli arresti domiciliari”. Lo ha detto ieri durante una conferenza stampa a Tunisi, precisando che sarebbero anche noti i nomi delle personalità che saranno prese di mira.

Chebbi ha peraltro lamentato che sconosciuti hanno attaccato la sede del movimento Ennahda a Sakiet Ezzit (Sfax) mercoledì sera e hanno cercato di dargli fuoco.

Il fondatore del Partito democratico progressista, già oppositore al regime di Ben Ali, è uno dei critici delle misure d’eccezione adottate dal presidente Kais Saied lo scorso 25 luglio, con le quali, per fare piazza pulita nella cattiva gestione del Paese, ha paralizzato il parlamento, sostituito il governo,  assunto i pieni poteri e deciso di riformare la Costituzione. 

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