Sudan, proteste anti-golpe e vittime in attesa della manifestazione di domani

di claudia

Sono almeno 15 le persone rimaste uccise in Sudan nelle proteste, giunte ormai al loro quarto giorno, dopo il colpo di stato a guida militareUn manifestante è stato ucciso e altri due feriti ieri durante gli scontri con l’esercito del Paese nella capitale Khartoum, secondo quanto riferito da un comitato sanitario locale.

I medici del Comitato centrale del Sudan hanno dichiarato su Twitter che l’uomo è stato ucciso nella zona di Bahri a Khartoum mentre uno dei feriti era stato colpito alla testa ed era in condizioni critiche.

Le agenzie internazionali non hanno ottenuto alcun commento dal Consiglio militare, ma secondo un comunicato dell’ambasciata degli Stati Uniti in Sudan rilasciato due giorni fa le proteste popolari contro l’occupazione militare nella capitale sudanese avevano già provocato 12 morti e 100 feriti da lunedì.

In uno sviluppo collegato alla situazione di sicurezza nel Paese, il Sud Sudan ha temporaneamente sospeso l’esportazione del suo petrolio attraverso Port Sudan, il principale porto sudanese. L’annuncio è stato fatto da Michael Makuei Lueth, ministro dell’Informazione del Sud Sudan, il quale ha precisato che la produzione di petrolio continuerà, ma l’esportazione riprenderà solo quando la situazione politica in Sudan si sarà stabilizzata. Il Sud Sudan è quasi interamente dipendente dal petrolio con oltre il 95% delle sue entrate che provengono dalle esportazioni di oro nero. Il petrolio greggio viene commerciato attraverso il Sudan verso il mercato internazionale.

La situazione in Sudan è precaria da quando i leader militari del consiglio sovrano hanno assunto la guida del Paese, arrestando il primo ministro Abdalla Hamdok. La comunità internazionale ha condannato il colpo di stato e ha invitato i leader militari a rispettare l’accordo di pace di Juba del 2020. L’amministrazione di Biden ha annunciato la sospensione di 700 milioni di dollari a sostegno della situazione umanitaria in Sudan. La tensione resta alta in vista di una manifestazione convocata dall’opposizione domani a Khartoum.

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