Riciclare le mascherine in assorbenti, una scelta ambientale e sociale

di claudia
assorbenti

di Claudia Volonterio

Si stima che il 30 per cento delle ragazze in Sudafrica non frequenti la scuola durante il ciclo mestruale. Questo dato mette in luce un problema, quello dell’accesso ai prodotti sanitari che nel Paese non è garantito. Sono sette milioni le ragazze che non hanno non possono permettersi di acquistare assorbenti e dispositivi igienici. In questo contesto opera GoDiva, un’organizzazione no-profit che ricicla le mascherine per proteggersi dal covid 19 convertendole in assorbenti

L’idea di GoDiva ha un potenziale molto alto poiché risolve due problematiche urgenti in Sudafrica: l’inquinamento prodotto da uno smaltimento inadeguato delle mascherine e la mancanza di assorbenti per le ragazze che non riescono a provvedere all’acquisto dei dispositivi igienici, rimanendo a casa da scuola. Non poterli utilizzare crea un disagio che acuisce ancor più lo stigma sociale già calato sulle mestruazioni in molte culture sudafricane, che considerano questo periodo naturale per ogni donna qualcosa da tenere segreto. In nome di queste credenze si arriva al punto di impedire alle ragazze di partecipare alla preghiera o di tenerle in isolamento in quei giorni.

Jolindy Dreyer, fondatrice di GoDiva, ha avviato l’iniziativa dopo aver girato per varie scuole del Paese e aver scoperto che quasi nessuna di loro li utilizzava e, senza assorbenti, le ragazze non vanno a scuola, con ripercussioni sul rendimento scolastico. Nel 2020, all’esordio della pandemia da covid, a Jolindy è venuta l’idea illuminante. Vedendo un video di un macchinario riconvertito in India per la produzione di mascherine, perché – si è chiesta Jolindy – non invertire il processo?Una scelta che si prende cura non solo delle giovani donne, ma anche dell’ambiente.

Ad oggi l’associazione no profit sta vivendo un momento difficile perché gran parte dei macchinari sono andati distrutti durante un’alluvione e necessita di fondi per far ripartire l’attività. Nel frattempo l’associazione si sta impegnando per creare punti di raccolta per le mascherine e per materiale adatto alla realizzazione degli assorbenti, come materiale impermeabile, e microfibra.

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