Senegal: Sonko perde ancora in tribunale, i sostenitori propongono un altro candidato

di claudia
ousmane sonko

La Corte Suprema ha ribaltato e annullato la decisione del tribunale di Ziguinchor che ordinava la reintegrazione dell’oppositore politico Ousmane Sonko nelle liste elettorali. La Corte Suprema ha deciso di deferire entrambe le parti alla Corte fuori classe di Dakar. Ciò significa che il caso non è definitivamente chiuso e che il leader politico, attualmente in carcere, può ancora cercare una via per candidarsi nel febbraio 2024.

In parallelo, la Corte di giustizia dell’Ecowas ha ritenuto che le autorità senegalesi non hanno violato alcun  diritto di Sonko e che il suo partito, il Pastef, è stato sciolto in conformità con il diritto interno sulla base del rapporto del ministro dell’Interno.

Gli avvocati di Sonko si sono rivolti alla Corte di giustizia della Comunità economica dell’Africa occidentale per denunciare, tra le altre cose, la violazione dei suoi diritti, lo scioglimento del suo partito e la sua rimozione dalle liste elettorali. Ousmane Sonko, condannato per il caso Sweet Beauty e per diffamazione nei confronti di un ministro, è stato cancellato dalle liste elettorali. Candidato dichiarato per le elezioni presidenziali del 2024, Sonko, attualmente in prigione, sta conducendo una battaglia legale per potersi candidare.

Gli avvocati e i sostenitori di Sonko hanno aspramente criticato i verdetti emessi venerdì. Quest’ultimi hanno optato per un “piano B” in vista delle elezioni presidenziali, proponendo come candidato Bassirou Diomaye Faye. Sonko è per il momento escluso dalle liste elettorali e non può candidarsi, in attesa della conclusione di un iter giudiziario che riguarda la vicenda.

Ieri i deputati del Pastef – il partito di Sonko, ufficialmente sciolto dalle autorità – hanno annunciato che il movimento candida Bassirou Diomaye Faye e invitato i senegalesi ad appoggiarlo. “Sponsorizzare il candidato Bassirou Diomaye Faye significa sconfiggere la strategia di decadenza” in atto, secondo i deputati Guy Marius Sagna, Birame Souleye Diop, Abass Fall e El Malick Ndiaye.

Gli autori della dichiarazione hanno però voluto chiarire che “la candidatura del presidente Ousmane Sonko non è ancora stata esclusa”.

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