Scritti dal carcere

di claudia

José Vieira Mateus da Graça, più conosciuto con lo pseudonimo José Luandino Vieira, autore di racconti e romanzi, è considerato uno dei maggiori scrittori angolani. Portoghese di nascita e bianco di pelle, emigrò con i genitori in Angola nel 1938, a tre anni. Crebbe dunque a Luanda, dentro e intorno ai musseques, i quartieri abitati dagli autoctoni, e molto presto scelse da che parte stare, ossia contro il regime coloniale di António de Oliveira Salazar. Nel 1961, padre da pochi mesi e all’inizio del suo percorso letterario, venne arrestato a causa del suo impegno e della sua vicinanza al Movimento popolare per la liberazione dell’Angola (Mpla) e condannato a 14 anni di reclusione.

Scritti dal carcere. Quaderni di un anticolonialista angolano

In carcere Luandino compone le sue opere principali e appunta in una serie di quaderni la sua vita quotidiana. Questo diario, ricco di note, digressioni letterarie, schizzi, ritagli, è stato finalmente tradotto anche in italiano e pubblicato in un unico volume. Si tratta di un tomo imponente, di oltre 500 pagine, che non si legge come un romanzo ma costituisce una mappa preziosa per avvicinarsi a un pezzo di storia afroeuropea costantemente lasciato ai margini e, soprattutto, alla vita di questo grande scrittore e al suo piano di resistenza. «Adesso, in questa alienazione del carcere, vivo intensamente ogni secondo dell’alienazione stessa, cercando di non perderla mai di vista, di non farmi mai incastrare», scrive Luandino, introducendo quello che potremmo definire il suo mantra:. «Fare ciò che voglio io di quello che loro vogliono fare di me».

José Luandino Vieira, Scritti dal carcere. Quaderni di un anticolonialista angolano, Meltemi, 2022, pp. 525. € 30

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