Libia | La Francia si schiera contro la Turchia

di Enrico Casale
Libia
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La Turchia deve fare un passo indietro e il governo di Tripoli deve accettare di sedersi a un tavolo per discutere la pace con il generale Khalifa Haftar. La Francia ĆØ scesa in campo sulla questione libica prendendo una chiara posizione antiturca. Il governo di Parigi ha definito Ā«inaccettabiliĀ» le ingerenze della Turchia in Libia e ne ha chiesto la cessazione. Ā«La Francia condanna tutte le ingerenze straniere in Libia, senza eccezioni – ha sottolineato il Quay d’Orsay -. Oggi malgrado i due campi libici abbiano accettato d’impegnarsi nel negoziato di un cessate-il-fuoco, l’offensiva delle forze favorevoli al Gna prosegue con il sostegno massiccio della Turchia in violazione dell’embargo sulle armi dell’OnuĀ».

L’Eliseo denuncia una Ā«politica sempre più aggressiva e assertiva della Turchia, con sette navi turche posizionate al largo della Libia e una violazione dell’embargo sulle armiĀ». Ā«I turchi stanno strumentalizzando la NatoĀ», secondo la presidenza francese. Su questo punto Emmanuel Macron, si ĆØ giĆ  incontrato con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, questa settimana.

L’Eliseo ha intanto annunciato che Ā«nelle prossime settimane si terranno discussioni su questo argomento con i partner della Nato impegnati nella crisiĀ». Ā«Il ministro per l’Europa e gli Affari Esteri, Yves Le Drian, si ĆØ espresso il 9 giugno, assieme agli omologhi tedesco e italiano e l’Alto rappresentante dell’Ue, per esigere una tregua immediata e un rapido cessate il fuoco sotto l’egida dell’Onu – afferma il ministero degli Esteri -. La prosecuzione delle ingerenze straniere, fra cui l’intensificazione del sostegno turco, va contro questo obiettivoĀ», ha ribadito. Nelle ultime settimane grazie al sostegno turco, le truppe di al-Serraj sono riuscite a riconquistare importanti centri strategici nelle mani di Haftar.

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