Il futuro della moda africana è sostenibile

di claudia
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di Claudia Volonterio

Innovazione e sostenibilità sono il binomio vincente con cui la moda africana guarda al futuro. Ce lo ricorda la recente vittoria della designer nigeriana Gift Raji, che ha trionfato al concorso Fashionomics Africa, grazie alle sue creazioni d’avanguardia, come bottoni biodegradabili realizzati con gusci di cocco anziché plastica.

E’ stata proclamata nei giorni scorsi la vincitrice del contest Fashionomics Africa, un’iniziativa dell’African Development Bank Group, pensata per promuovere l’industria della moda in Africa come leva per creare posti di lavoro. La vincitrice è nigeriana e si chiama Gift Raji. La giovane designer, grazie ai suoi capi di abbigliamento e accessori, ha vinto un premio di 3.000 dollari. Ma non non si è trattato solo di un premio in denaro. La fondatrice e direttrice creativa del marchio Lohije con sede a Lagos ha affermato di vedere la vittoria come un’opportunità unica per portare gli stili sostenibili dell’Africa nel mondo.

Il concorso online Fashionomics Africa onora i marchi di moda africani che lavorano per cambiare il modo in cui la moda viene prodotta, acquistata, utilizzata e riciclata, con l’obiettivo di incoraggiare un comportamento dei consumatori più sostenibile, si legge sul sito della Banca. La giuria comprendeva un rappresentante della Banca di sviluppo africana, i collaboratori del programma per l’ambiente delle Nazioni Unite, l’agenzia di comunicazione strategica BPCM, la Parsons School of Design e la Fondazione Ellen MacArthur, che hanno esaminato 199 candidature provenienti da 33 paesi africani.

I giudici hanno apprezzato l’uso da parte di Lohije di bottoni biodegradabili realizzati con gusci di cocco anziché plastica, e la tessitura di fibre in copricapi realizzati con la pianta del giacinto d’acqua, una specie invasiva che ostruisce i corsi d’acqua e minaccia la vita acquatica.

“Questa iniziativa ha ricordato a noi e ai nostri collaboratori l’importanza di continuare il nostro lavoro per incubare le imprese di moda africane nelle loro fasi iniziali e assisterle nell’attuazione di più azioni di economia circolare nei loro modelli di business attraverso questo processo”, ha affermato all’indomani della proclamazione, Emanuela Gregorio, coordinatrice ed economista di Fashionomics Africa presso la Banca africana di sviluppo.

La moda africana sta vivendo un momento di sfida e di opportunità in crescita. Un mercato di successo che sta cominciando a raccontare la propria storia, basti pensare alla mostra attualmente in corso al Victoria and Albert Museum di Londra “Africa Fashion”. La forza della moda africana e il suo successo in abito internazionale è la capacità di portare innovazione, come spiega Emmanuelle Courrèges, fondatrice del marchio Lago54, in un intervista su Fashion Network. “I designer africani portano una boccata d’aria fresca. Se la loro offerta è in sintonia con i mercati del nord del pianeta è perché offrono ciò che io chiamo “l’uguale e il diverso”. Qualcosa di uguale, con forme che ci parlano e ci rassicurano, e qualcosa di diverso, con ciò che è proprio delle loro culture. I creatori africani di moda sono dei narratori. Non solo apportano nuovi tessuti o artigianato ad alto valore aggiunto, ma raccontano anche nuove storie”.

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